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Politica

E’ ufficiale: rinviato al 2024 lo stop agli euro 5. Molinari: “Promessa mantenuta”

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Il governo Meloni ha oggi emesso il decreto che rimanda ufficialmente lo Stop agli Euro5, che era sul punto di scattare in 76 comuni del Piemonte, fino al 1° ottobre del 2024.

L’on. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera e segretario del partito in Piemonte, ha dichiarato: E’ una “promessa mantenuta”. Il Governo ha accolto l’appello del ministro Salvini e la nostra mozione.

Il contestato blocco delle vetture diesel Euro 5 in Piemonte avrebbe riguardato circa 300.000 veicoli diesel conseguenza di una condanna della Corte di giustizia europea inflitta tre anni fa all’Italia per il superamento del limite della concentrazione di particelle inquinanti.

Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha dichiarato che l’obiettivo più importante da raggiungere era quello di scongiurare il blocco dei veicoli Diesel Euro 5 in Piemonte a partire dal 15 di settembre.

Pichetto Fratin ha sottolineato come la soluzione non era semplice e il risultato per nulla scontato, ma alla fine il governo è riuscito a rinviare lo Stop grazie alla collaborazione tra i ministeri competenti e le Regioni del bacino padano, in particolare con il Piemonte.

Il presidente della Regione Alberto Cirio ha dichiarato: «Siamo riconoscenti al ministro Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all’intero governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto, per l’intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte Il lavoro di squadra ha consentito di raggiungere questo risultato perché da sola la Regione non aveva il potere di agire: era necessaria una legge da parte del governo che è prontamente intervenuto, con questo decreto, confermando la sua attenzione e vicinanza al Piemonte.
Questo risultato – prosegue il presidente – è il frutto del lungo e complesso lavoro, fatto sotto la guida del ministero dell’Ambiente, dai tecnici della direzione regionale e Arpa, che ha permesso di valorizzare gli effetti delle tante misure messe in campo in questi anni – grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del PNRR.

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