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Economia

Indagine aziende industriali Piemonte: energia meno cara, per il 26,5% aumenterà la produzione

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PIEMONTE- Rimane su livelli elevati il tasso di utilizzo degli impianti (82%), quasi piena occupazione, con buone previsioni occupazionali.

Foto di repertorio

L’energia meno cara e i prezzi stabilizzati inducono ad una previsione positiva per la produzione industriale in Piemonte. A rilevarlo sono le diverse indagini congiunturali trimestrali realizzate dalle sedi provinciali di Confindustria.

Sono state raccolte le valutazioni di migliaia di aziende che producono in tutti i settori. La previsione generale per il terzo trimestre del 2023, quindi fino a settembre, che è appena stata elaborata dai diversi uffici studi di Confindustria indica un Piemonte in ripresa, con un segno più generale che diventa rilevante soprattutto per il 26,5% delle aziende che segnala un aumento della produzione. Per l’unione industriale di Torino vanno bene alimentare e edilizia. Secondo la presidente di Confindustria Alessandria, Laura Coppo, in provincia l’indagine segnala che La crescita è più fragile con qualche segnale di indebolimento ma che comunque tengono bene export, investimenti e occupazione. Oltre ad assestarsi l’impatto dei costi dell’energia influiscono positivamente anche quelli delle materie prime e della logistica. Economia Piemontese segna anche un calo nel ricorso agli ammortizzatori sociali. La cassa integrazione resta sotto il 6% avvicinando al record minimo che è stato del 4,2%. Rimane su livelli elevati il tasso di utilizzo degli impianti (82%), quasi piena occupazione, con buone previsioni occupazionali.

In pratica il Piemonte per il terzo trimestre consecutivo allontana il timore di un’ipotetica recessione e guarda al futuro con ottimismo anche se cautamente.

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