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Congresso di apertura del Distretto Lions 108 IA2 ad Alessandria

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ALESSANDRIA – Oltre 200 soci lions provenienti dalle province di Alessandria, Genova e La Spezia hanno affollato la sala “Ferrero” del Teatro Comunale di Alessandria, riaperta al pubblico in occasione del Congresso di apertura del Distretto Lions 108 IA2, governatore Alfredo Canobbio, affiancato dai vicegovernatori Andrea Corsi e Yvette Pillon.

Un’assemblea partecipata che ha fatto registrare la presenza di 137 delegati in rappresentanza dei 1779 soci, iscritti ai 65 club del Distretto incluso il Lions Club Castellania Coppi, costituitosi nei giorni scorsi in concomitanza con il centenario della nascita del Campionissimo.

Dopo i saluti di benvenuto delle autorità lionistiche, è stato il Sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco a prendere la parola: “Grazie per quello che fate, grazie per essere ad Alessandria. I punti cardine del vostro codice etico – l’amicizia, il rapporto con gli altri, il giusto profitto, il senso di solidarietà – dovrebbe essere elementi che caratterizzano quotidianamente il tessuto sociale, instillati nel contesto educativo della nostra scuola e dei nostri giovani”.

L’illustrazione dell’attività della Fondazione Banca degli occhi Melvin Jones per il ripristino e la preservazione della vista, dei risultati 2018-2019 del progetto Lions Acqua per la vita che ha permesso di aiutare 100.000 persone nel mondo, degli interventi della LCIF, la Fondazione Lions che pochi giorni orsono è stata definita dal Financial Times come la migliore organizzazione non governativa, prima al mondo di un elenco di 34 associazioni, hanno focalizzato l’attenzione dei presenti sull’impegno Lions a livello internazionale.

Concreto e costruttivo è stato il confronto che si è sviluppato nel corso della tavola rotonda sui temi di ambiente, diabete, fame, oncologia pediatrica e vista cui hanno partecipato personalità impegnate ogni giorno a migliorare la qualità della vita delle persone: Paolo Trivero, professore del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale, Ezio Labaguer, presidente del coordinamento delle Associazioni persone con diabete del Piemonte e Valle d’Aosta, Gian Paolo Mortara, direttore della Caritas di Alessandria, Aldo Vagge, responsabile del servizio di Oculistica pediatrica e Strabologia del Policlinico San Martino di Genova.

Collaborazione tra i club lions del Distretto nel servire i territori e le comunità di riferimento è stata, invece, la parola d’ordine del “Mercato delle idee”, una iniziativa assolutamente innovativa, voluta dal neo governatore Canobbio, che ha dato vita a 19 progetti presentati complessivamente da una cinquantina di club Lions e Leo, da realizzarsi nel corso dell’anno 2019 – 2020.  Il più votato dai delegati è stato il progetto ILEX destinato alle scuole secondarie e finalizzato alla piantumazione di piantine di leccio per proteggere l’ambiente, presentato dai club Roverano, Valle del Vara, Colli Spezzini, Vara Sud, Cinque Terre, Porto Venere Torre Scola che riceverà un 1° premio di 1.000 euro. Secondo classificato “Interventi assistiti con animali”, iniziativa di pet therapy a favore dei bambini ricoverati nel reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale Gaslini di Genova, proposto dal club Rapallo Host, premio 750 euro. Terzo “Tra i sapori della solidarietà” dei club Novi Ligure, Borghetto e Valli Borbera e Spinti, Bosco Marengo Santa Croce e La Fraschetta, Casale Marchesi del Monferrato, Castelnuovo Scrivia Matteo Bandello, Chiavari Host, Gavi e Colline del Gavi, Golfo Paradiso, Leo Club Alessandria, Tortona Castello, Tortona Duomo per la promozione del territorio sotto il profilo turistico ed enogastronomico, premio 500 euro. Tutti gli altri progetti riceveranno un contributo di 200 euro da parte del Distretto.

Formazione, impegno, dedizione verso il prossimo, aggregazione sono concetti ricorrenti nell’intervento conclusivo del governatore Canobbio: “Ricordo che il service non è mai di qualcuno, del governatore o del presidente di club, ma è sempre per qualcuno, per il sofferente, il debole, il bisognoso. Realizzare un service significa anzitutto capire i bisogni, conoscere la realtà che ci circonda, avere presenti gli obiettivi della nostra Associazione, comprendere l’importanza e l’azione della nostra Fondazione.- E ha concluso –  In estrema sintesi siamo chiamati a fare quello che occorre agli altri, non quello che piace a noi”.

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