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Cronaca

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, presentato testo al Cdm

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ROMA – Dopo l’ok da Bruxelles, nella tarda serata di ieri, sabato 24 aprile, il Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco ha presentato al Consiglio dei Ministri il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la ripartenza del Paese dopo la crisi pandemica. Nei prossimi giorni il piano passerà alle Camere.

Foto: European Union 2013 – European Parliament

“L’Italia è la prima beneficiaria, in valore assoluto, dei due principali strumenti del programma Next Generation EU (NGEU), predisposto dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica e che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale, migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori e conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.”– si legge nel comunicato stampa del Cdm.

Si tratta del Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF), che da solo garantisce risorse per 191,5 miliardi di euro ( di questi 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto da impiegare nel periodo 2021-2026) e del Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori di Europa (REACT-EU).

“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un corposo e organico pacchetto di investimenti e riforme, con l’obiettivo di modernizzare la pubblica amministrazione, rafforzare il sistema produttivo e intensificare gli sforzi nel contrasto alla povertà, all’esclusione sociale e alle disuguaglianze, per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la crescita italiana negli ultimi decenni.” – spiega il Consiglio dei Ministri.

Il piano si articola in 6 Missioni (digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute) e 16 Componenti.

Il 40% del totale dei fondi è destinato a progetti “verdi”, stessa quota al Mezzogiorno, mentre 27% andrà ai progetti digitali.

Il Governo intende attuare anche quattro importanti riforme di contesto: pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione della legislazione e promozione della concorrenza.

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