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Cronaca

Processo Eternit Bis: prossima sentenza il 7 giugno

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NOVARA- L’imputato Schmidheiny non si è mai presentato in aula.

Foto di repertorio

Si conclude oggi, in Corte d’Assise a Novara, la requisitoria della difesa nell’ambito del processo Eternit Bis contro Stephan Schmidheiny, l’imprenditore svizzero che deve rispondere dell’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale per la morte di 392 persone vittime del mesotelioma.

E’ l’avvocato Guido Carlo Alleva – uno dei legali storici di Schmidheiny – che sta tenendo l’arringa conclusiva della difesa, iniziata lo scorso 10 marzo dal collega Astolfo Di Amato. Alleva sta ripercorrendo posizioni già note, insistendo sul fatto che le fonti d’inquinamento e quindi le cause dei mesoteliomi erano determinate dalla gestione belga (era il decennio tra il 1976 – 1986), precedente al periodo sotto la proprietà dell’imputato svizzero.

Nell’arco della giornata verrà anche comunicata la data della sentenza relativa al processo Eternit Bis: l’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Gianfranco Colace e del sostituto procuratore Mariagiovanna Compare, chiede l’ergastolo con isolamento diurno ed esclusione di attenuanti. A questa richiesta si erano associate le parti civili tra familiari delle vittime, città di Casale e Comuni del comprensorio.

L’imputato Schmidheiny non si è mai presentato in aula.

Prossima sentenza il 7 giugno.

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