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Cronaca

Osapp: “Gravissime criticità nel carcere di Asti”

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ASTI – Riceviamo e pubblichiamo dal sindacato di polizia penitenziaria Osapp.

La situazione della Casa Reclusione di Asti è devastante. Il malessere Ë tanto, troppo! Si vive in un marasma totale. Ci sia permessa la celia… se non si interviene immediatamente, a breve, molto a breve, il carcere precipiterà da solo nel vicino fiume Tanaro affluente del Po.

Il personale di Polizia penitenziaria Maschile e Femminile é allo stremo delle forze.
Riposi negati, molto personale ha addirittura oltre 10 (dieci) riposi accumulati con oltre 450 ore di lavoro accumulate, ferie negate a voce, senza riscontri scritti forniti al personale, al punto che il medesimo ha circa 100 (cento) giorni di ferie accumulate e non concesse, accordo quadro nazionale non rispettato con particolare riferimento all’Art.10, violazione PID in materia di interpelli. In tema di piano ferie delle prossime festività Pasquali, si richiama l’Art.28 del DPR 20 aprile 2022 nr. 57 ed altro ancora…..

Una situazione davvero disumana oltre che paradossale che non ha precedenti. L’apatia è tanta. In aumento la malattia peraltro ampiamente giustificata. La salute del personale è a grave rischio a fronte di un preoccupante stress psico-fisico, lo dimostra il fatto – coma sopra già detto – che le malattie sono in forte aumento. Il personale viene sottoposto a carichi di lavoro esorbitanti.

Foto di repertorio

Anche la sanità penitenziaria interna al carcere sembrerebbe presentare problemi non comuni se si considera che vi sono continui invii di detenuti in strutture ospedaliere esterne con grave pericolo per la sicurezza di tutti, scorte addette alle traduzioni e cittadini. Mai, avevamo assistito a tutto questo. Ancora oggi c’è personale che occupa posti di servizio inserito in spregio alle regole se si considera che sono in corso convocazioni per discutere di rispetto delle regole (sic!)…… Insomma il banco é saltato.

Da non sottovalutare assolutamente la sicurezza a tutela dell’incolumità fisica di tutti come già ampiamente evidenziato con altra corrispondenza a firma del Segretario Generale OSAPP. I posti di lavoro sono lerci, bagni rotti, muffa ed infiltrazioni in ogni dove, ascensori che non funzionano ed altro ancora.

Particolare attenzione meriterebbe la strada di accesso all’istituto il cui manto stradale va rivisitato. Meritano, ancor più, urgentissima attenzione, i locali adibiti a postazione – c.d. uffici degli agenti – dove troviamo alle spalle giganteschi quadri elettrici e senza alcuna areazione con grave pericolo per l’incolumità fisica degli stessi speriamo che qualcuno non resti fulminato. Questi “gabbiotti” sono delle vere e proprie trappole. Il personale che controlla il campo sportivo é senza una idonea protezione esposto alle intemperie con grave nocumento per la propria salute.
A tale riguardo chiediamo un urgentissimo sopralluogo del V.I.S.A.G. di cui il Provveditore Regionale é il Coordinatore oltre a chiedere al Provveditore una ispezione immediata e urgente a vista a tutto tondo in ordine a quanto di grave segnalato nella presente con particolare riferimento all’agire dell’Ufficio servizi.

Innegabile che questo é il quadro drammatico che il personale di Polizia penitenziaria sta vivendo nell’inferno del carcere di Asti, un vero e proprio girone dantesco. Si resta in attesa di cortese urgentissimo riscontro e di concreti urgenti provvedimenti e interventi, si ringrazia per la concreta cortese attenzione in ordine quando segnalato. Ci auguriamo che non succeda nulla di grave con particolare riferimento all’incolumità fisica del personale.

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