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Cronaca

Alle 18.30 l’inaugurazione del ponte Genova San Giorgio

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GENOVA – È il simbolo di un’Italia che si rialza – come ha sottolineato il premier Giuseppe Conte -, ma l’inaugurazione del ponte di Genova San Giorgio non sarà una festa.

Verranno celebrati il lavoro, il talento e l’impegno, certo, ma – ha sottolineato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti alla vigilia di questa storica pagina – “non deve essere banalizzato il dolore che ha portato”. Per i familiari delle 43 vittime del crollo del Morandi, che oggi incontreranno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ma non prenderanno parte alla cerimonia prevista, sono questi giorni di dolore.

Era il 14 agosto 2018: alle 11.36, sotto una pioggia incessante, 250 metri dell’ex viadotto che raccorda la A7 con la A10 sprofondano nel vuoto, insieme alla pila di sostegno, la numero 9, portando via con sé vite umane e lasciando sgomento il mondo intero. Sei settimane dopo, con il decreto Genova, vengono dati amplissimi poteri al Commissario per la ricostruzione: viene scelto il sindaco di Genova, Marco Bucci. Viene subito delimitata la zona rossa, sfollate le persone che hanno perso le loro case con lo schianto di quel ponte e di quelle demolite per far spazio al nuovo viadotto progettato dall’architetto Renzo Piano: un dono alla sua città e ai genovesi, gente tenace, gente che non si arrende. Lo stesso Renzo Piano oggi percorrerà a piedi, insieme al Capo dello Stato e alle altre autorità, quest’opera di ingegneria lunga 1.067 metri e che svetta sopra il torrente Polcevera. Avviene tutto a poco meno di due anni da una tragedia che non va dimenticata.

L’intenso programma di oggi prevede l’arrivo all’aeroporto Cristoforo Colombo del presidente della Repubblica, nel pomeriggio, direttamente da Roma. Dopo l’incontro in prefettura con i parenti delle vittime l’attenzione si sposterà tutta sul Genova San Giorgio: oltre al presidente del Consiglio Conte, è attesa la presenza del ministro degli esteri Di Maio, del ministro alle Infrastrutture De Micheli, di quello dell’Istruzione Azzolina, dello sviluppo Economico Patuanelli e dell’ex ministro Toninelli che fu tra i principali sostenitori del “decreto Genova”. E sarà l’inno nazionale, alle 18.30, a dare il via alla cerimonia sul ponte, che prevede circa 500 invitati: seguirà la lettura dei nomi delle 43 vittime, avvolti da un doveroso silenzio. I discorsi delle autorità lasceranno poi spazio al taglio del nastro con la benedizione del viadotto, al suono delle sirene del cantiere e al passaggio delle Frecce Tricolori.

Poi sarà il capo dello Stato a percorrere per primo il ponte Genova San Giorgio. Sarà questa anche l’occasione per presentare la versione inedita ‘Creuza de ma’, la celebre canzone in dialetto genovese composta da De Andrè e Mauro Pagani, interpretata, su iniziativa di Dori Ghezzi, da alcuni tra i maggiori artisti italiani che hanno voluto in questo modo rendere omaggio alla “città della lanterna”. Resta l’incognita maltempo: oggi, come quel giorno di 2 anni fa, su Genova è stata diramata un’allerta gialla per temporali fino alle 22.

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