Entra in contatto con noi
Pubblicità
Post AD
Pubblicità
Post AD

Cronaca

Novi Ligure, dibattito acceso sulla questione Ex Ilva

Pubblicato

il

NOVI LIGURE – Delusione e mancanza di fiducia nei confronti di tutta la politica, è lo stato d’animo delle Rsu e delle rappresentanze sindacali emerso nelle loro testimonianze al Consiglio Comunale aperto tenutosi venerdì 29 novembre presso il Teatro Giacometti di Novi Ligure per discutere della questione Ex Ilva.

Al dibattito hanno partecipato le rappresentanze sindacali, i vertici delle Amministrazioni Regionale e Provinciale e i Parlamentari della provincia. Poco presenti tra il pubblico i cittadini novesi e anche i lavoratori dello stabilimento.

Rsu e rappresentanze sindacali hanno espresso all’unisono scontento in particolare nei confronti dell’amministrazione comunale novese in carica, sentita poco partecipe e vicina dai lavoratori, anche a causa della mancata presenza allo sciopero di 24 ore con presidio davanti alla Prefettura di Alessandria, tenutosi il 12 di novembre.

“Un’amministrazione comunale che vuole occuparsi attivamente del proprio territorio deve sentire subito i lavoratori – ha commentato Massimiliano Repetto, Rsu della Fiom-Cgil – “Personalmente è il primo incontro che ho con l’amministrazione da novembre ad oggi, e penso che se si vuole discutere di un argomento bisogna conoscerlo, e per farlo devi parlare con chi l’argomento lo tratta più da vicino, cioè i lavoratori”.

Chiara la posizione dei sindacalisti riguardo i 5000 esuberi, soprattutto per lo stabilimento di Novi che ad oggi risulta già sotto organico, senza contare l’ancora mancato ritiro dell’art. 47. “Nessuno di noi deve essere toccato e a nessuno di noi deve essere tolto un euro” – ha chiarito con tono acceso Stefano Ziantoni, portavoce dei lavoratori di Genova della Fiom.

Ciò su cui tutta l’assemblea ha concordato è la gravità della situazione. La questione Ilva non è solo un problema dei 700 lavoratori dello stabilimento novese e delle loro famiglie, ma anche un forte rischio per la città, che potrebbe risentirne pesantemente a livello economico e sociale.

I rappresentanti delle Amministrazioni Regionale e Provinciale e i Parlamentari presenti (Paolo Zangrillo di Forza Italia, il capogruppo alla Camera della Lega Riccardo Molinari, il capogruppo alla Camera di Leu Federico Fornaro, i senatori Massimo Berruti del gruppo ‘Cambiamo’ e Rossana Boldi della Lega e l’assessore della Regione Piemonte Marco Gabusi) hanno esortato istituzioni, politica e rappresentanze sindacali a ritrovare un’intesa, ricordando quanto sia importante per la città di Novi Ligure e per la sorte dello stabilimento farsi vedere uniti nel confronto con una multinazionale così forte come Arcelor Mittal, con la quale la soluzione migliore è recuperare un dialogo costruttivo.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità
Post AD
X