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Cronaca

Matrisciano (M5S), interrogazione parlamentare sul cC6O4 di Solvay

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Premesso che:
i composti perfluoroalchilici (PFAS) sono stati impiegati per anni nel Polo Chimico di Spinetta Marengo (frazione del comune di Alessandria) e rilasciati nelle falde acquifere e nei corsi di acqua. Sono defluiti dalla Bormida al Tanaro e via via fino al Po. Tali composti sono altamente nocivi per la salute umana: per questo motivo sono stati banditi su scala mondiale a decorrere dal 2012.

Nell’alessandrino è stata riscontrata l’inversione sessuale dei pesci a seguito dell’esposizione a questi interferenti endocrini; la Miteni di Trissino (VI) nell’ottobre 2018 ha smesso di produrre PFAS ed è fallita. Da alcuni anni stava trattando C604 (appartenente alla categoria generale dei PFAS) proveniente in parte dalla Solvay di Spinetta Marengo. Oltre 300 mila persone hanno avuto l’acqua potabile contaminata e sono stati necessari oltre 80 milioni di euro assegnati dal Ministero dell’ambiente alla Regione Veneto per nuove infrastrutture idriche e la bonifica vede solo iniziali progetti;

Solvay nel 2012 fu costretta a sostituire la produzione di PFOS (classe di PFAS più diffusa) -vietato come ricordato dalle convenzioni e normative internazionali – con un altro componente fluorurato, appunto il C604, che iniziò a produrre in via sperimentale in un reparto allestito all’interno dello
stabilimento di Spinetta Marengo e che in parte veniva inviato a Trissino finché la Miteni era attiva;

considerato che:
Solvay Speciality Polymers ltaly SPA ha richiesto alla Provincia di Alessandria una nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (A. I.A.) per poter costruire un nuovo e più grande reparto per la preparazione del
C604 in modo da aumentarne la produzione e l’impiego;
Legambiente si è opposta alla richiesta di Solvay e il 28 ottobre 2019 ha inviato alla Provincia di Alessandria un documento nel quale si afferma che tale autorizzazione debba essere concessa solo a conclusione di studi condotti da centri di eccellenza “super partes”;
contemporaneamente Legambiente ha richiesto alla Provincia di Alessandria di visionare la documentazione integrale prodotta da Solvay Speciality Polymers ltaly SPA riguardante il procedimento in questione, rendendo accessibile il contenuto dei ben 56 omissis presenti nella relazione tecnica attualmente resa pubblica sul sito della Provincia, nonché di partecipare alla Conferenza dei Servizi;
la Provincia di Alessandria, il 14 novembre 2019, ha espresso il diniego alla suddetta richiesta di Legambiente. A questo punto l’associazione, sottolineando come i numerosi omissis presenti nella relazione resa pubblica non consentono di avere a disposizione neppure le informazioni essenziali per la valutazione dei potenziali effetti ambientali dell’attività per la quale Solvay Speciality Polymers ltaly SPA richiede L’estensione della A.I.A., il 16 novembre 2019 ha rivolto al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza una richiesta di riesame del diniego, ai sensi dell’articolo 5 del D.Lgs. 33/2013. Anche detto ricorso non è stato accolto;
in data 19 novembre 2019 si è svolta in Provincia la conferenza di autorizzazione a produrre tale composto, alla quale per Legambiente ha partecipato l’ingegner Claudio Lombardi. La Solvay si è dichiarata contraria alla presenza di· “esterni”, quali Legambiente, alla conferenza in nome del “segreto industriale”.

La Provincia ha quindi deciso che il rappresentante di Legambiente avrebbe potuto presenziare unicamente agli interventi dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), Comune e ASL, ma depurati di dati quantitativi e senza prendere la parola; nel corso della suddetta conferenza, ARPA avrebbe reso noto che nelle acque del Bormida a valle dello scarico del Polo Chimico la concentrazione di C604 è di 1,6 microgrammi/litro contro un valore di fondo inferiore a O, 1 microgrammi/litro. ARPA avrebbe espresso seri dubbi sull’efficacia dei sistemi di abbattimento delle emissioni inquinanti di cC604 adottati da Solvay e richiesto una serie di precisazioni;

considerato che:
nel corso della recente audizione della Solvay presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sugli illeciti nel ciclo dei rifiuti è emerso che la maggior parte della produzione della Solvay è orientata all’export;
a parere dell’interrogante è difficile comprendere la strategicità di tale produzione per il nostro Paese considerato che da quanto riferito dall’azienda nella suddetta audizione si tratta di una produzione per altri Paesi europei mantenendo in Italia solo il grave inquinamento di tutto il bacino del Po e del mare Adriatico;

considerato infine che:
a marzo 2020 si svolgerà la Conferenza dei Servizi che tratterà il suddetto ampliamento del settore produttivo del C604;

si chiede di sapere:
se, alla luce di quanto descritto, il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare intenda attivarsi nelle sedi di competenza affinché siano considerate accuratamente le conseguenze ambientali dell’attività per la quale è stata richiesta l’A.I.A., ossia l’ampliamento del reparto produttivo C604 dello stabilimento Solvay di Spinetta Marengo;
se i Ministri in indirizzo, nell’ambito delle rispettive competenze, siano a conoscenza di istruttorie tecniche sulla sicurezza del C604 e dei citati studi segretati attinenti la richiesta A.I.A. relativa all’ampliamento del reparto C604 o altri documenti della Solvay in merito e, nel caso, cosa indicano tali
studi;
se sia stata verificata la sicurezza della molecola C604, potendo escludere la sua cancerogenicità e teratogenicità, nonché accertata la sua compatibilità con l’ecosistema fluviale;
se siano a conoscenza di quale tipo di autorizzazione avesse la Solvay per produrre il C604 in sostituzione del PFOS nel 2012 visto che la procedura autorizzativa è stata avviata solo nel novembre 2019.

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