Sono ore di attesa per i dipendenti ex Ilva sparsi su tutto il territorio nazionale. Nella giornata di oggi, venerdì 5 giugno, ArcelorMittal dovrebbe infatti presentare il nuovo piano industriale al governo italiano.
Il condizionale è ancora d’obbligo, dal momento in cui la multinazionale franco-indiana aveva già rinviato la presentazione di alcuni giorni dopo una prima data originariamente prevista per il 31 maggio.
Una situazione che non induce di certo all’ottimismo.
A Novi Ligure intanto, l’intesa trovata tra le parti coinvolte aveva portato negli scorsi giorni al reintegro in fabbrica di 323 operai sui 666 totali. Un accordo che rimarrà in essere fino al 28 giugno.
Una settimana prima terminerà invece la cassa da Covid della quale stanno beneficiano i lavoratori che invece non sono potuti rientrare nello stabilimento.
A seguire, la proprietà ha già comunicato l’intenzione di aprire una nuova cassa integrazione ordinaria dalla durata di nove settimane, con scadenza il 31 agosto.
Una massiccia cassa è intanto stata chiesta anche per lo stabilimento di Taranto, che potrebbe interessare fino a 8157 lavoratori.
Sarà però il nuovo piano industriale a determinare le reali intenzioni di un gruppo che da quando si è insediato non sembra aver mai mostrato una reale volontà di portare avanti il comparto siderurgico in Italia.
