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Cronaca

Guerra in Ucraina: in tutto il mondo manifestazioni per la pace

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Dalla Mole Antonelliana di Torino a piazza Duomo a Milano, passando per piazza Sant’Apostoli a Roma e per tante altre città e paesi: tutti armati contro la guerra, sventolando bandiere della pace e dell’Ucraina per chiedere ai potenti del mondo di fermare una tragedia in corso – emblema di moltissimi altri conflitti che devastano altre parti del pianeta -: la sofferenza della popolazione in Ucraina indigna, spaventa, procura nuove ansie verso un futuro appeso ad un filo e al buonsenso che finora non è stato usato.

Dopo 2 anni di pandemia il mondo è di nuovo nella centrifuga di chi – da una parte e dall’altra – gonfia i muscoli e si preoccupa dei propri interessi personali, ignorando chi sta perdendo tutto, compresa la propria vita. Ad Alessandria, l’altro giorno, è stata organizzata una manifestazione pacifica dal sodalizio “Alessandria per la pace”: tante, tantissime le donne ucraine che hanno lasciato la propria terra ed i propri affetti per trovare lavoro qui in Italia, per sostenere – con grandi sacrifici – i propri cari lontani e che ora, in questo tragico momento, vengono abbracciate in modo corale da un’intera comunità.

Anche a Castelnuovo Scrivia, ieri, in concomitanza con le manifestazioni contro la guerra organizzate in tutto il mondo, si è svolto un pomeriggio di riflessione e di vicinanza alle donne ucraine: l’ha promosso Cantiere Cultura, guidato dal consigliere comunale Gian Piero Vignoli. Persone che possono contare – è stato detto – su un canale di continuità”. E’ così che, sotto l’arengo del castello medievale, c’erano Nina, Rita, Tatiana, Calina, Irina, Mariana, profondamente legate a questo paese, ma anche Elena e Svetlana da Guazzora, Vittoria da Casei Gerola, Gianna da Voghera e altre donne ucraine che come loro qui si occupano soprattutto dell’assistenza agli anziani. Ognuna di loro ha un’intima storia da raccontare, tutte hanno un familiare che in queste ore magari è lontano dalla linea del fronte, ma trema all’idea di quello che sarà del proprio destino e del proprio paese.

In queste ore sono stati attivati centri, come al Sermig Torino per sostenere i profughi in arrivo dai territori invasi, così come in molti stanno organizzando pullman per andare a prendere donne e bambini ai confini. Al via anche la raccolta fondi Emergenza Ucraina, promossa da Croce Rossa, Unhcr e Unicef: un solo numero solidale – il 45525 – permetterà alle tre organizzazioni, da sempre impegnate attivamente nelle crisi internazionali, di portare un aiuto concreto e testimoniare la generosa vicinanza dell’Italia.

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