GENOVA – Polizia in azione per far rispettare l’ultimo decreto ministeriale in merito alla lotta al contagio da coronavirus. Ecco gli interventi più significativi.
Ore 11.00, piazza Brin: denunciati dagli operatori delle volanti dell’UPG un 49enne sardo e un 28enne polacco affiancati su una panchina intenti a bere birra violando i divieti imposti dai decreti anticontagio. Dagli accertamenti, il 49enne risulta essere stato già denunciato lo scorso 16 marzo per lo stesso motivo.
Ore 11.20, corso De Stefanis: i bar sono chiusi ma al caffè di metà mattina è
difficile rinunciare. Per questo un 21enne di origini bosniache si è dato
appuntamento davanti al distributore automatico di bevande di piazza G.
Ferraris, con alcuni amici. Prima di arrivare però viene fermato dai poliziotti
del Commissariato di San Fruttuoso che lo notano subito mentre passeggia anche
perché lo conoscono bene avendo a suo carico una lunga lista di precedenti
penali. Denunciato.
Ore 16.30, Via XX Settembre: 49enne italiano denunciato per tentato furto
aggravato e per inosservanza ai divieti anticontagio. I poliziotti dell’U.P.G.,
a seguito della segnalazione di un condomino che sente un forte tonfo provenire
dal pianerottolo e vede uno sconosciuto uscire da uno studio situato a fianco
della sua abitazione, riconoscono e fermano poco distante l’uomo descritto. Costui, pregiudicato per reati
contro il patrimonio, asserisce di essere in giro per cercare lavoro e ammette
di aver danneggiato la porta dello studio in cui ha tentato di introdursi per
commettere un furto.
Ore 17.00, via Carlo Questa: un genovese di 21 anni, pluripregiudicato per reati
contro il patrimonio e guida senza patente poiché mai conseguita, viene fermato
mentre transita in sella ad uno scooter. Non cerca neanche di giustificarsi con
i poliziotti del commissariato di Cornigliano che gli chiedono il motivo per
cui sia in giro, sembra pentito e insiste per voler tornare a casa velocemente.
Il barlume di speranza degli agenti per un improvviso senso di responsabilità
civica si spegne non appena viene trovato in possesso di un involucro di hashish.
Denunciato per l’inottemperanza al decreto per il contenimento del Coronavirus
e per guida senza patente. Lo scooter, di proprietà di un amico, viene
confiscato e a casa ci torna a piedi.
Ore 21.00, piazza Montano: tre marocchini di 24, 22 e 20 anni si salutano
calorosamente alla fermata dell’autobus senza rispettare alcuna distanza di
sicurezza. Fermati dagli operatori dell’U.P.G. non forniscono giustificazioni
della loro presenza in strada e durante la stesura degli atti mantengono un
comportamento ostile contro gli operanti, contestando quanto a loro addebitato
e con fare irrisorio uno di loro dice: “Tutti
insieme ce la faremo”, deridendo ogni misura messa in atto per far fronte
all’emergenza sanitaria e senza curarsi delle conseguenze dei loro
comportamenti. Denunciati.
Ore 21.20, via M. Piana: è un 28enne ecuadoriano il giovane fermato in prima
serata dagli agenti del Commissariato Cornigliano. A suo carico emergono molti
pregiudizi di polizia in particolare per spaccio, ricettazione e rapina, oltre
che un obbligo di dimora dalle 20 alle 7.00. Dice che deve a tutti i costi
incontrare la sua fidanzata di cui ricorda a fatica nome ed indirizzo.
Denunciato.
Ore 22.15, via Fillak: i poliziotti lo notano mentre cammina in strada.
Lui, alla vista della volante, si da alla fuga e dopo un breve inseguimento,
viene fermato. E’ un nigeriano di 26 anni pluripregiudicato e anche lui cerca
di scappare perché nasconde circa 4 grammi di marijuana in tasca. Gli agenti lo
riconoscono perché lo hanno già denunciato due volte la scorsa settimana, ma
lui di stare a casa non ne vuole proprio sapere. Non gli importa del
contenimento del contagio perché ha bisogno di uscire “per fare una passeggiata
e per fumare un po’ d’erba”. Denunciato per la terza volta.