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Cronaca

Torino: festa e droga in casa, interviene la Polizia

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Torino: “È qui la festa?”, la Polizia ferma i festeggiamenti a base di droga. Nessun rispetto delle misure anti Covid.

È da poco passata la mezzanotte quando alcuni vicini sentiti schiamazzi e musica alta provenire da un appartamento dello stesso stabile chiamano la Polizia. Effettivamente era in corso una festa. Ci sono all’incirca una decina di ragazzi all’interno dell’abitazione di via Riva del Garda e tutti sono stati sanzionati amministrativamente per il mancato rispetto delle normative anti Covid-19: non indossavano le mascherine e non rispettavano il distanziamento sociale. Giunti in camera da letto gli agenti sorprendono un 24enne che occulta tra la rete e il materasso un panetto di hashish . Ormai scoperto ha consegnato spontaneamente ai poliziotti altro stupefacente, della medesima fattura, che nascondeva in un sacchetto in cellofan all’interno degli slip.

Nel frattempo un altro giovane si trova sul balcone, al freddo, senza apparente motivo ma nella pianta viene trovata della cocaina, sequestrata a carico di ignoti. Scatta, quindi, la perquisizione nell’abitazione del ventiquattrenne dove viene trovato altro hashish, un bilancino di precisione e un coltello con evidenti tracce di sostanza stupefacente. Il ragazzo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio. In precedenza era stato sanzionato per possesso di droga.

Complessivamente sono stati sequestrati oltre 100 grammi di stupefacente.

Torino: Convinto di averla fatta franca, dopo il colpo brinda alla sua

Arrestato dopo la segnalazione di un cittadino che lo aveva visto rubare

Sono circa le 22 nel quartiere Rebaudengo ed un cittadino, passando davanti la vetrina di un esercizio commerciale, nota all’interno un uomo che sta frugando nella cassa. Si tratta di un cittadino marocchino di 27 anni che era riuscito poco prima ad accedere nel locale danneggiando con un mattone una delle uscite di emergenza. Il signore attira l’attenzione del reo, battendo sulla vetrata. Quest’ultimo, vistosi scoperto, scappa via portando con sé il registratore di cassa ed un coltello da pane, di cui si disferà pochi metri dopo. Allertato il 112 NUE, gli agenti del commissariato Barriera Milano si mettono sulle tracce del ventisettenne. L’uomo viene intercettato su via Botticelli con una bottiglia di liquore in mano. La pattuglia di servizio riconosce il soggetto, in quanto precedentemente denunciato per ricettazione, e gli si avvicina chiamandolo per nome. Colto di sorpresa il marocchino lascia cadere la bottiglia e tenta la fuga, senza successo. Nel tentativo di scappare inizia a scalciare in direzione degli operatori. Perquisito, lo straniero viene trovato in possesso di un pc portatile, una bottiglia di liquore, numerose monetine ed un mouse; bottino provento della sua attività delittuosa.

Il ventisettenne, con precedenti di Polizia, è stato arrestato per furto aggravato, violenza e resistenza mentre la refurtiva è stata riconsegnata al legittimo proprietario.

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I fatti accaduti in zona Mirafiori

Il pomeriggio di ieri ha visto impegnati gli agenti del commissariato San Secondo e personale del Reparto Prevenzione Crimine in un servizio di controllo straordinario del territorio, durante il quale è stato arrestato un cittadino marocchino di 39 anni. Avendo avuto notizia della presunta attività di spaccio dell’uomo nella zona di Piazza Bengasi, i poliziotti hanno perquisito il suo domicilio, avvalendosi della collaborazione dell’Unità Cinofila. A pochi istanti dal suo ingresso, il cane antidroga Evan segnala agli operatori la presenza di sostanza stupefacente all’interno di un armadio in camera da letto: 10 ovuli di cocaina, per un peso di oltre 7 grammi, erano nascosti nella tasca di un pantalone mentre in un paio di jeans il trentanovenne aveva occultato 570 euro in contanti.

Dall’attività d’indagine condotta dagli agenti del commissariato emerge come lo straniero, oltre ai comuni social, si servisse di piattaforme digitali di videoconferenze, come “Zoom”, per condurre la propria attività delittuosa, fissando “meeting” con i propri “clienti” e collaboratori per raggiungerli. Grande efficienza nell’uso delle tecnologia, non altrettanta nel criptare i messaggi riferiti alla droga con cliché quali “il caffè non era affatto buono questa volta” oppure “ti offro un caffè tra dieci minuti”.

L’uomo, con numerosi precedenti di Polizia, era stato anche in carcere per maltrattamenti, è risultato beneficiare del reddito di cittadinanza. Scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio.

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