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Cronaca

Torino, weekend di contrasto allo spaccio di droga nel quartiere Barriera Milano: 10 arresti

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TORINO – Nello scorso fine settimana, una proficua attività di osservazione, comparazione di dati e degli spostamenti di soggetti verosimilmente dediti allo smistamento di droga, condotta dai poliziotti di Barriera Milano nell’omonimo quartiere, ha portato all’arresto di 10 cittadini subsahariani dediti, a vario titolo, allo spaccio di sostanze stupefacenti; nel contesto, sono stati rinvenuti e  sequestrati oltre mezzo chilo di cannabinoidi e circa 200 grammi di cocaina e crack.

Gli investigatori e i poliziotti addetti al controllo del territorio, quotidianamente impegnati nel contrastare tale fenomeno, hanno inferto un incisivo colpo allo spaccio individuando diversi soggetti con precedenti di polizia specifici, soliti  insistere in concomitanza di alcuni  incroci su C.so Giulio Cesare, principale arteria viaria del quartiere.

La mirata attività investigativa ha permesso di individuare gli alloggi dei relativi fornitori, cui sono state estese le perquisizioni, con il conseguente  recupero di oltre 700 grammi di droga, nonchè materiale utile al “taglio”, alla suddivisione e al confezionamento in dosi; sono state, inoltre, sequestrate importanti somme  di denaro (quasi 8000 €), da ritenersi provento di attività di spaccio, ed una pistola giocattolo. In un caso, un cittadino senegalese ha letteralmente cercato di ingoiare un pezzo di carta alla vista degli agenti, introducendolo nel cavo orale e cercando di masticarlo. Quando i poliziotti sono riusciti a farglielo espellere, si sono resi conto che si trattava di una bolletta dell’energia elettrica, dalla quale si sarebbe potuto risalire all’indirizzo del pusher e che, pertanto, lo stesso ha tentato disperatamente di eliminare, alla vista della polizia.

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Torna in carcere dopo la condanna definitiva

Lo scorso giovedì pomeriggio, a seguito della emissione del provvedimento restrittivo della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello diTorino che l’ha condannata ad espiare una pena di 3 anni, 8 mesi e 26 giorni di reclusione, è tornata in carcere la dottoressa sessantaseienne di Torino, nota per la lunga vicenda giudiziaria che l’ha vista coinvolta, inerente a cure a malati di cancro con metodi non convenzionali. La donna, ritenuta responsabile del reato di omicidio colposo, aggravato dall’omissione dell’obbligo giuridico di impedire l’evento e dalla previsione dell’evento stesso, è stata rintracciata ed arrestata dai poliziotti del Comm.to Barriera Nizza dell’Ufficio misure di prevenzione, sicurezza e cautelari a poche ore dalla ricezione del provvedimento ristrettivo a suo carico.

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