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Cronaca

Covid: proroga stato d’emergenza fino a fine anno e green pass dal 6 agosto

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Ieri sera gli italiani sono andati a letto con una certezza: sarà ancora molto lunga la convivenza con il virus e con quell’insidiosa variante Delta che si espande rapidamente, che ha visto schizzare l’indice Rt nazionale a 1,26 e che ha portato il governo ad assestarsi su misure le quali, di fatto, dovrebbero rinviare le zone gialle, lasciando ad oggi tutt’Italia colorata di bianco.

Intanto però si è deciso di prorogare lo stato di emergenza fino al prossimo 31 dicembre. E se cambiano i parametri per l’ingresso delle regioni nelle fasce di rischio con più restrizioni (da oggi sono infatti determinanti gli indicatori ospedalieri (cioè l’occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche), l’altra azione – senza se e senza ma – del governo è quella del green pass che diventa obbligatorio, dal prossimo 6 agosto, per accedere a una serie di servizi e attività non essenziali.

I prossimi quindici giorni sono un tempo fissato per consentire a chi non l’ha ancora fatto di vaccinarsi e alle attività coinvolte dall’introduzione dell’obbligo di organizzarsi. Per chi è guarito dal Covid, il pass verde è in vigore per sei mesi dopo la guarigione. Per tutti gli altri il certificato vale, in questa fase, anche con l’attestazione di una sola dose di vaccino inoculata (in alternativa si può ottenere con tampone rapido fatto nelle 48 ore precedenti) e servirà per le consumazioni al tavolo al chiuso in ristoranti e bar, dove non sarà invece necessario per il servizio al bancone e, ovviamente, ai tavoli all’aperto.

Resta il distanziamento di un metro e il dover indossare la mascherina ogni qual volta occorre entrare nel locale. Green pass necessario pure per spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi; musei, luoghi della cultura e mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, solo al chiuso; centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso; sagre e fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò. Esclusi dal green pass i centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione.

Chi non rispetta le regole può incorrere in una sanzione da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Se le violazioni si ripetono in 3 giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni. Per gli eventi in ambito sportivo e culturale viene fissato un tetto di capienza, che può allargare o meno la maglia a seconda che ci si trovi in zona bianca o gialla. Restano chiuse le discoteche, ma il consiglio dei ministri fa sapere che si procederà con i rimborsi. A sorpresa, invece, spunta l’obbligo di certificato verde anche per accedere ai concorsi pubblici. 

Intanto, mentre ieri sera, a Torino, poco dopo l’approvazione del nuovo decreto una folla urlante di no vax sbeffeggiava la frase del premier Mario Draghi (“L’invito a non vaccinarsi è un appello a morire”), nell’elenco di obbligo di green pass, non figurano i mezzi di trasporto, quali navi, aerei e treni a lunga percorrenza, anche se la questione è al vaglio del governo che potrebbe applicarlo in seconda battuta estendendolo magari anche a treni regionali, bus e metro.

Pure il mondo della scuola è, per ora, fuori dall’eventuale obbligo vaccinale per docenti e personale: il governo si augura che gli insegnanti reticenti si presentino all’appello vaccinazione entro la seconda metà di agosto e spera che, nel frattempo, dicano di sì anche gli studentiPer quanto riguarda il tema del green pass nei luoghi di lavoro, la discussione è spostata alla prossima settimana.

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