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Cronaca

Truccava le auto col computer, carrozziere novese condannato

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Condannato dal tribunale di Alessandria un carrozziere novese e tre suoi collaboratori. Truccarono col computer una serie di automobili, facendo apparire danni maggiori di quelli subiti, a causa di incidenti.

Le auto venivano truccate per documentare con immagini guasti ben più gravi di quelli reali. Lo scopo: ingannare le assicurazioni perché pagassero risarcimenti gonfiati. Nel 2012 tutto venne a galla e fu conteggiata la cifra totale di almeno 120.000 euro versati da varie compagnie per indennizzare i danni da incidenti mai avvenuti o di minore entità.

Ideatore del raggiro era stato il carrozziere Paolo Pesce di Silvano d’orba, con officina a Basaluzzo.

Il tribunale di Alessandria lo ha condannato a due anni con la condizionale per associazione a delinquere finalizzata a commettere truffe. Un anno e cinque mesi ciascuno a Maurizio Maestri di Novi Ligure, Roberto Rotondi, che vive in Belgio e Renato Rotondi, abitante in Svizzera. Nella vicenda erano coinvolti una quarantina di imputati che a suo tempo hanno patteggiato, altri hanno restituito i soldi, per altri ancora è scattata la prescrizione.

Erano dipendenti, collaboratori e clienti di Pesce. Tutti accomunati dall’accusa di fraudolento danneggiamento dei beni assicurati. Il carrozziere aveva ammesso gli episodi, asserendo di aver agito da solo e di averlo fatto avendo bisogno di soldi.

Le auto, che venivano ritoccate dal computer, apparivano più malconce di quanto fossero in realtà.

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