RIVOLI (TO) – I Carabinieri della Stazione hanno fermato un 20enne di Rivoli, incensurato, che è indiziato di aver incendiato 4 veicoli parcheggiati in strada, nel quartiere Cascine Vica, nelle notti del 9 e 22 febbraio scorsi.
I
Carabinieri hanno individuato, ma non identificato, il piromane grazie anche alle
registrazioni dei filmati di alcune telecamere private.
Una pattuglia ha riconosciuto il giovane che si aggirava di giorno a piedi per le vie di Rivoli e che presentava, sia nei tratti somatici che nell’abbigliamento, delle forti somiglianze con la persona da ricercare. Durante le operazioni di identificazione i carabinieri non hanno più avuto alcun dubbio: il giovane rintracciato indossava le stesse scarpe riprese dai filmati esaminati, recanti, per giunta tracce di fuliggine e bruciature compatibili con gli episodi incendiari oggetto di indagine. A casa i militari hanno trovato e sequestrato gli indumenti che il 20enne ha indossato in occasione di altri episodi per i quali è indiziato.
Alla
fine degli accertamenti i militari hanno sottoposto a fermo l’incendiario,
contestandogli gli incendi che venivano commessi con un modus operandi
piuttosto ricorrente. Il piromane, infatti, con un accendino utilizzava il
contenuto dei cassonetti della
spazzatura come inneschi per bruciare le macchine parcheggiate nelle vicinanze.
Il 20enne, innanzi alle contestazioni dei Carabinieri, ha negato ogni addebito, salvo poi ammettere tutto in sede di giudizio di convalida che si è svolto nella mattinata odierna presso il Tribunale di Torino.
Il
Giudice oltre a convalidare il fermo
legittimamente eseguito dai Carabinieri della Stazione di Rivoli, valutati i
gravi indizi di colpevolezza in capo al giovane, ha ritenuto di applicargli la
misura cautelare degli arresti domiciliari.
Le
indagini che hanno portato all’odierno risultato erano scattate in seguito agli
episodi incendiari che avevano afflitto il quartiere Cascine Vica di Rivoli a
partire dal mese di novembre 2019, episodi sui quali i militari dell’Arma
continuano ad indagare per verificare la riconducibilità degli stessi al
20enne.