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Cronaca

Aiutavano connazionali egiziani a far prendere la patente, quattro arrestati

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TORINO- La polizia di Torino ha arrestato 4 persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al conseguimento illecito della patente di guida di categoria “B”

Operazione Luxor Torino

Avevano costituito una organizzazione criminale con lo scopo di “aiutare” i numerosi cittadini egiziani che, non conoscendo la lingua italiana e le norme del Codice della Strada, non avrebbero mai superato gli esami per conseguire la patente di guida nel nostro paese.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, ha preso avvio nel gennaio 2022 quando gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Torino sono intervenuti nella sala esami della locale Motorizzazione sorprendendo, in flagranza di reato,  un cittadino egiziano che stava sostenendo gli esami aiutato da un suggeritore esterno.

L’intervento degli investigatori della Stradale, effettuato al termine della prova, peraltro superata brillantemente, ha consentito di scoprire, occultata tra gli indumenti dell’uomo, una microtelecamera, in corrispondenza di un foro creato ad arte nella parte superiore della maglietta, in grado di inquadrare il monitor sul quale venivano proposti i quiz. Il dispositivo trasmetteva le immagini all’esterno della Motorizzazione a terze persone che suggerivano le risposte esatte mediante gli auricolari indossati dai candidati in collegamento telefonico.

Un’espediente che ha fatto scattare una mirata attività investigativa che ha consentito di individuare una vera e propria struttura criminale composta da cittadini Egiziani che dietro il versamento di somme di denaro che andavano dai 3 ai 4 mila euro ad esame teorico, era in grado di garantire il conseguimento di patenti di guida ai loro connazionali.

35 i casi di esame sospetti che hanno visto interessate le motorizzazioni di Torino, Savona, Biella, Novara, Vercelli e Ravenna e per i quali i candidati, in concorso con gli organizzatori, sono stati indagati in stato di libertà.

4 invece gli egiziani arrestati a Torino e nel cuneese, sospettati di essere gli organizzatori del sistema e diverso il materiale sequestrato nel corso di diverse perquisizioni.

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