VILLAFRANCA D’ASTI- Giornata di sole, terreno brullo e allentato. Spettatori: 100 circa. Ammoniti: Geografo, Emiliano, Morganti. Angoli: 6-2 per l’Acqui. Recupero: pt 2’, st 4’
Un successo ‘di corto muso’, per usare un’espressione ormai popolare anche nel calcio: un rigore di Cirio a inizio ripresa basta e avanza all’Acqui per piegare il fanalino di coda Villafranca e riguadagnare la vetta controsorpassando il Saluzzo che non va oltre lo 0-0 a Cherasco. Le assenze di Innocenti e Genocchio tolgono sicuramente inventiva al gioco degli ospiti, ma nonostante quattro attaccanti puri in campo e Morganti a costruire gioco la rocciosa difesa a cinque uomini degli avversari ha reso la vita difficile alla neo capolista. Nei primi minuti l’Acqui potrebbe forse essere pericoloso sulle fasce, ma poche volte riesce a innescare gli esterni, e il pressing del Villafranca lo costringe a frequenti lanci lunghi, per lo più a vuoto. A metà primo tempo un gol annullato per fuorigioco al Villafranca scuote gli ospiti: Guazzo richiama i suoi e al 35’ c’è un cross pericolosissimo di Bollino, che taglia l’area piccola senza che nessuno arrivi a deviare; quindi, al 45’, l’occasione più ghiotta con un pallone lungo dalle retrovie che lancia a rete Bollino: Tulino in uscita disperata rinvia, ma la palla arriva a Guazzo che dai venti metri tenta il pallonetto trovando la respinta di Montemurro a porta vuota. Nella ripresa l’Acqui trova subito il gol partita: al 9’ ci sono tre angoli consecutivi per i termali. Sul terzo, Mocerino cade in mezzo alla mischia. L’arbitro è sicuro di aver visto un fallo e indica il dischetto: va a battere Cirio e non sbaglia. Dopo una ripresa di noia arriva il prevedibile assalto finale del Villafranca, che al 40’ manda al tiro Serra dai venti metri, ma la conclusione è larga. L’ultimo brivido nel recupero, con Mocerino che potrebbe causare un rigore su Cirigliano e Duvina che spara alto la palla del possibile pari: con la fortuna a favore, fermare questo Acqui sembra difficile.