ALESSANDRIA – Sabato 14 dicembre, insieme con le donne di Chile Desperto’ Italia, il collettivo Non Una di Meno ha replicato anche ad Alessandria il flashmob che dal Cile sta facendo il giro del mondo. L’iniziativa, dal titolo “Un violador en tu Camino”, è stata realizzata per dire basta agli stupri e alla violenza sulle donne e denunciare gli abusi dello Stato cileno.
Le donne di Alessandria, nel rispondere alla chiamata delle compagne cilene si sono unite a molte altre che hanno già fatto sentire la loro voce – a Bologna, Milano, Genova, Pavia, Napoli – e a molte altre che lo faranno – a Torino, Roma, Venezia, Brescia (solo per citarne alcune). L’azione “Un Violador en tu Camino” è stata ideata dal collettivo femminista #Lastesis, ed è esplosa il 25 novembre in Cile, per poi diffondersi in tutto il mondo. Il collettivo cileno ha chiamato a raccolta tutte le donne e dissidenti per riproporlo nelle proprie città, nella propria lingua. La risposta non si è fatta attendere: l’azione è stata riprodotta in tutta l’America Latina fino all’Europa, all’Italia.
Le massicce proteste contro il governo di Sebastian Piñera e il sistema neoliberista che governa il Cile da oltre 40 anni non si arrestano così come non si arresta la brutale violenza della polizia. La repressione cilena affonda le sue radici nel sistema di terrore della dittatura militare, il cui fantasma torna forte nelle misure messe in atto per disincentivare la partecipazione alle proteste. Le mosse portate in piazza dalle attiviste durante la performance hanno richiamato proprio le torture cilene. Ieri come oggi, le violenze sulle donne in Cile assumono più che mai un carattere intimidatorio e simbolico. Le donne sono le protagoniste di una rivolta che fa paura perché capace di costruire connessioni sociali e mettere in discussione l’intero sistema.
Mentre, anche ad Alessandria, abbiamo gridato che la colpa non è mai la nostra – né per dove stiamo, né per come vestiamo -, dobbiamo ancora una volta assistere a quella che abbiamo definito violenza istituzionale, quella che passa attraverso i processi (Ad Alessandria il caso più recente è quello dello ragazza -che momento dei fatti aveva solo 16 anni – letteralmente sequestrata, seviziata e costretta a subire trattamenti degradanti e violenze. Nonostante la richiesta della pm, il tribunale ha deciso che non si è trattato di tortura.)
Alla vostra violenza, dentro e fuori i tribunali, rispondiamo senza più pazienza, senza alcuna sottomissione e con tantissima rabbia che gli assassini siete voi, gli stupratori siete voi. Abbiamo trasformato il silenzio in grido di rivolta contro la violenza. E continueremo a gridare ancora, perché nessuna resti mai sola, “lo stupratore sei tu!”
Sulla pagina facebook “Non Una di Meno Alessandria” è disponibile il VIDEO dell’iniziativa.
Di seguito il TESTO del flash mob La colpa è del patriarcato Il braccio armato dello stato Dice che sono il problema Giustificando il suo sistema
Il patriarcato punta il dito E ci giudica iimpunito Il nostro castigo E’ la violenza che ora vivo
Femminicidio Impunità per l’assassino
E’ l’abuso E’ lo stupro
E la colpa non è la mia Nè dentro casa Nè per la via
Y la culpa no era mia Ni donde estaba Ni como vestia
L’assassino sei tu Lo stupratore sei tu
Le guardie I giudici Lo stato La chiesa
E lo stato oppressore E’ un macho stupratore
L’assassino sei tu Lo stupratore sei tu
Siamo il grido Altissimo e feroce Di tutte quelle donne Che più non hanno voce