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Acqui Terme

Acqui Terme: riaprono gli stabilimenti termali per la stagione estiva

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ACQUI TERME – La nostra redazione ha dato nei precedenti mesi molto spazio alle notizie relative agli stabilimenti termali della città di Acqui Terme.

Avevamo comunicato la preoccupazione dei dipendenti che hanno ricevuto la lettera di licenziamento e l’immediato intervento dei sindacati.

La speranza di rivedere aperti gli stabilimenti termali di Acqui Terme diventerà realtà nella stagione in corso. Grazie all’impegno di tutti, dalla Giunta regionale alle parti sindacali, l’azienda ha confermato sia la prosecuzione dell’attività del comparto termale, sia il contratto per gli 11 lavoratori fino al 2023.

Per il Presidente della Regione Piemonte è un risultato importante che rappresenta l’impegno assunto da tutta la Giunta in occasione della presenza ad Acqui Terme. Il Presidente ha sottolineato come sia soltanto l’inizio di un percorso che deve nuovamente rilanciare le Terme di Acqui nel mondo.

Per l’Assessore regionale al Lavoro l’impegno della Regione persisterà con la stessa attenzione e perseveranza dimostrate fin dal primo giorno e con la piena disponibilità nell’attivazione di misure regionali dedicate.

L’Assessore ha voluto convintamente analizzare ogni soluzione percorribile fino all’ultimo, perché si ritiene che il ruolo della politica sia quello di lavorare per cercare e proporre soluzioni percorribili per i lavoratori e per l’impresa. Ha poi ringraziato le parti che con grande responsabilità e spirito costruttivo hanno consentito di svolgere appieno il ruolo di mediazione che oggi permette di dire che le Terme di Acqui riapriranno.

L’Assessore ha poi espresso la propria vicinanza a tutti i lavoratori che affrontano e affronteranno sacrifici con la promessa di continuare a lavorare al rilancio delle Terme insieme alla proprietà, organizzazione sindacali e a tutti gli attori coinvolti con il massimo supporto della Giunta della Regione Piemonte affinché si possa incrementare l’occupazione, contestualmente allo sviluppo di tutto il comparto turistico – e dell’indotto – di Acqui Terme.

L’Assessore alla Sanità ha confermato come sia già in agenda un incontro con la proprietà all’inizio della prossima settimana per valutare le possibili opportunità in base alla tipologia di terme e alle tariffe accordabili. In particolare, ha osservato come sia allo studio lo sviluppo di nuove attività di tipo sanitario, soprattutto nel campo della diagnostica legata alla sanità termale e delle prestazioni riguardanti le specialità respiratorie e riabilitative.

Per l’Assessore al Turismo la notizia di oggi deve essere soltanto l’inizio di un percorso che ci si augura porterà al più presto alla riapertura di questa eccellenza piemontese in un momento di ripresa del turismo.

L’Assessore all’Agricoltura ha ringraziato per l’impegno nell’ottenimento di un risultato che deve essere visto come un primo passo per riprendere un’offerta turistica essenziale per la città con un’attenzione rivolta anche ai lavoratori coinvolti.

Se le Terme riapriranno, per il Grand Hotel invece non è stata confermata l’apertura e gli 11 dipendenti termineranno il contratto con un incentivo all’esodo riconosciuto dall’azienda.

Il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro, ha comunicato in una nota che sindacati e lavoratori hanno raggiunto un accordo per la riapertura delle attività termali della società Terme di Acqui SpA.

“Si riparta da qui per realizzare quello che tutti gli acquesi e i turisti chiedono da tempo: un rilancio delle Terme della città di Acqui e dell’offerta turistica dell’intero territorio acquese.”

“Un grazie dunque al sindacato per la testardaggine con cui è riuscito non soltanto a tutelare i legittimi interessi dei lavoratori, ma a coinvolgere tutta la città in una sacrosanta battaglia per la riapertura degli stabilimenti termali”.

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