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Sanità

Alessandria aderisce all’Ottobre Rosa

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ALESSANDRIA – Dalla tour Eiffel di Parigi al ponte Vecchio di Firenze, passando per la torre di trasmissione del campus Mediaset di Cologno Monzese fino all’arco di piazza Matteotti ad Alessandria.

Il servizio andato in onda nel nostro TG

Monumenti che si tingono di rosa e che – in Italia come in altri 70 Paesi nel mondo – lanciano attraverso un colore un messaggio universale, con lo scopo di accrescere la consapevolezza, raccogliere fondi e ispirare azioni significative nella lotta contro il tumore al seno, una patologia fortemente in crescita. È l’Ottobre Rosa, il mese dedicato alla prevenzione in quest’ambito. A livello nazionale sono più di 52.000 le donne che ricevono all’anno una diagnosi di cancro alla mammella, come ha ricordato la Fondazione Airc (Associazione italiana ricerca cancro). Oggi, però, avere una comunicazione di una diagnosi del genere fa sempre meno paura, perché la sopravvivenza dopo cinque anni è aumentata fino all’87% e la mortalità cala ogni anno dello 0,8%. Anche la città di Alessandria ha voluto aderire alla campagna di sensibilizzazione: milioni di persone in tutto il pianeta stanno indossando il Nastro Rosa per sostenere la ricerca. Un nastro incompleto, per rappresentare l’impegno al fianco delle donne che affrontano le forme più aggressive di tumore al seno. Fra queste, il cosiddetto triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età e per cui ancora mancano terapie mirate, e il tumore mammario metastatico, contro cui oggi lottano circa 36.000 donne in Italia. “Abbiamo voluto aggiungere alla molteplici azioni già messe in campo – ha affermato l’assessore alle Pari Opportunità, Cinzia Lumiera – anche questo piccolo gesto simbolico, che testimonia la nostra vicinanza e la sensibilizzazione delle istituzioni al tema. Da tempo Palazzo Rosso è impegnato insieme all’associazione Italiana Donne Medico per la diagnosi precoce del tumore mammario. Grazie a questa collaborazione sono già oltre 400 le donne trentenni e le quarantenni che sono state sottoposte gratuitamente ai controlli di screening. Questa collaborazione adesso si allargherà andando ad interessare tutta la fascia d’età compresa fra i 30 e i 44 anni”. La tempestività può realmente fare la differenza e aumentare la probabilità di guarigione fino al 95%.

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