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Economia

Cooperative Agricole, comunità sostenibili

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA NOTA UFFICIALE DI CIA ALESSANDRIA

“In questi ultimi tempi si fa un gran parlare di Contratti di Filiera, quasi che siano una novità del nuovo millennio. Se così fosse, le Cooperative Agricole alessandrine, sarebbero gli unici soggetti economici precursori dei tempi,  visto che utilizzano questo tipo di contrattazione a filiera corta con premialità dalla fine degli anni ’80”. Con queste parole, Produttori Mais di Alessandria, Settevie soc.coop agricola, Saf Servizi Agricoli Fresonara e Centro Agricolo San Michele commentano gli impegni in essere nel settore del frumento per il mercato locale. E spiegano quanto segue.

In quest’ultimo periodo, semmai, si è cercato di ampliare questo tipo di contrattazione legandola ai principi di sostenibilità, nel senso più ampio del termine. Vuoi perché interessa ai consumatori, sempre più inclini a spendere i propri denari verso forme di produzione rispettose dell’ambiente; vuoi perché il mondo agricolo, e con esso  le Cooperative Agricole, hanno capito di doversi fare carico dei problemi ambientali che risultano sempre più pressanti, la cui soluzione è divenuta indifferibile.

Le differenze rispetto ai primi contratti di filiera stipulati in passato, che prevedevano soltanto una premialità a fronte della coltivazione di tipologie di cereali predefinite, sono sostanzialmente tre:

1.        Il rispetto di norme di sostenibilità più o meno stringenti a seconda degli interlocutori industriali;

2.        L’impegno da parte deII’agricoItore di osservare disciplinari di produzione concordati all’interno della filiera;

3.        La distribuzione lungo tutta la filiera dei vantaggi economici portati da questo tipo di contrattazione, prevedendo l’entità maggiore per i nostri agricoltori.

Le Cooperative Agricole della provincia di Alessandria sono state le prime a aderire a questa nuova tipologia di contratti per la coltivazione del frumento tenero, offrendo ai propri conferenti questa opportunità, volta a ridare redditività ad una coltura storicamente povera, e, vista l’adesione sempre più numerosa, i nostri agricoltori hanno capito l’importanza di queste opportunità.

Le Cooperative, oltre ad occuparsi di tutta la parte burocratica che comporta l’adesione ad un contratto di filiera sostenibile, si sono impegnate sempre più a dare un supporto tecnico agronomico agli agricoltori, volto a migliorare le performance produttive e qualitative nel rispetto dei disciplinari della filiera, per permettere di produrre ciò che la filiera richiede.

L’assistenza tecnica è così strutturata:

•         la scelta delle varietà migliori per i differenti areali con la migliore densità di semina;

•         la stesura di piani di concimazione appropriati alle varie tipologie di terreno e/o varietà;

•         la scelta delle migliori soluzioni tecniche per quanto riguarda: la lotta alle malerbe, la difesa dalle malattie fungine e dagli insetti dannosi;

•         il rispetto degli insetti utili, anche con la creazione di aree fiorite, che sempre più si vedono nelle campagne della nostra provincia;

•         Io studio e l’implementazione di prove sperimentali in alcune aziende pilota, per permettere alla filiera di progredire e darsi un futuro.

Inoltre, le Cooperative Agricole alessandrine, offrono ai propri agricoltori tutta una serie di servizi che vanno dalla fornitura dei mezzi tecnici adeguati alle prescrizioni dei nostri tecnici, le analisi qualitative delle partite ricevute per verificarne la salubrità e l’assenza di micotossine (DON, Aflatossine, ecc.), il servizio di essicazione e stoccaggio, la commercializzazione dei prodotti conferiti. Il tutto in prossimità delle aziende agricole, vista la presenza sul territorio.

Gli agricoltori hanno ormai compreso i vantaggi che le cooperative offrono con la stipula dei contratti di filiera, sia quelli di carattere economico che quelli di sostenibilità ambientale. Essi si sentono

orgogliosamente parte di una “comunità sostenibile” e vorrebbero far sapere alla platea dei consumatori che le Ioro scelte servono a migliorare la qualità e a salvaguardare il territorio, patrimonio di tutti.

La provincia di Alessandria vanta una superficie investita a grano di circa 45 mila ettari: tale estensione non riesce ad essere totalmente interessata dai progetti di filiera. La vera sfida, dunque, consiste nell’innalzare la qualità del grano alessandrino in modo da garantire una omogeneità di prezzo e di comportamento nella coltivazione che interessa tutti i produttori.

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