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Cronaca

Spinetta Marengo, Solvay: “Nessuna nuova indagine su di noi”

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ALESSANDRIA – La Solvay di Spinetta Marengo ha diramato una nota nella quale smentisce che ci siano nuovi indagini a suo carico sulla situazione ambientale di Spinetta Marengo, ribadendo ancora di essere a completa disposizione delle autorità, sicura – si legge – della correttezza del proprio operato.

Secondo invece il Wwf e Legambiente, sono invece stati presentati nuovi esposti alla Procura di Alessandria, affinché venga fatta piena luce sul caso delle tracce di C6O4, ritrovate nei mesi scorsi nelle acque del pozzo di Montecastello, chiuso dal sindaco Gianluca Penna, che nei giorni scorsi ha chiesto ad Asl, Arpa e Aso, uno studio sul sangue dei suoi cittadini, preoccupati per la loro salute.

Il C6O4 è un brevetto della Solvay e non vi è azienda al mondo che possa riprodurlo. Le tracce vennero trovate lo scorso ottobre, dopo l’alluvione che colpì violentemente la zona.

“Solvay – scrivono dal polo chimico – conferma la tenuta della barriera idraulica e si sta già adoperando per potenziarla ulteriormente in un’ottica di prevenzione e far fronte a fenomeni meteorologici di eccezionale portata, che si verificano ormai con relativa frequenza sul territorio. Infatti, ad oggi, la barriera idraulica è già stata incrementata.

L’azienda – concludono dal polo chimico di Spinetta – adotterà un innovativo sistema che applica principi di “intelligenza artificiale”: utilizzando in tempo reale i dati idrologici disponibili come i livelli di falda a decine di km a monte idrogeologico, un particolare strumento consentirà di prevedere con diversi giorni di anticipo eventuali innalzamenti anomali della falda e quindi mettere in grado di anticipare le eventuali azioni compensative necessarie

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