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Cronaca

Strage Quargnento: arrestata anche Antonella Patrucco

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La Cassazione ha pronunciato la sua sentenza: anche Antonella Patrucco dovrà attendere in carcere, come il marito, i due processi già fissati il 23 luglio e l’11 settembre per la strage di Quargnento.

La donna, che era già stata rinviata a giudizio in stato di libertà, ieri nel tardo pomeriggio è stata prelevata dalla sua abitazione di Alessandria dai carabinieri e portata in carcere.

I giudizi romani hanno rigettato il ricorso presentato dalla difesa, contraria all’ordinanza emessa lo scorso 25 febbraio dal Tribunale Ordinario di Torino, inerente l’accoglimento dell’appello proposto dal pubblico ministero contro il giudizio espresso il 13 gennaio dal GIP del Tribunale di Alessandria, che non aveva accolto la richiesta di misura cautelare in carcere avanzata dalla Procura, secondo la quale, la Patrucco doveva essere arrestata come il marito.

I due sono imputati dei reati, tutti aggravati, di crollo di costruzioni o altri disastri dolosi; omicidio aggravato; lesioni personali aggravate; fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona e calunnia.

I fatti avvennero la notte del 5 novembre dello scorso anno, quando il Vincenti programmò in maniera del tutto incompetente, lo scoppio delle bombole di gas che aveva installato nella cascina di Quargnento, con il solo scopo di poter intascare i soldi dell’assicurazione e far così fronte ai debiti che aveva.

Quella notte a Quargnento morirono i vigili del fuoco Antonino Candido, Matteo Gastaldo e Marco Triches e rimasero feriti gravemente il carabiniere Roberto Borlengo e i vigili del fuoco Giuliano Dodero e Luca Trombetta, intervenuti sul posto dopo essere stati chiamati per spegnere un principio d’incendio.

Le indagini avviate poi immediatamente dai carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo e della compagnia provinciale di Alessandria, coordinate dalla procura della Repubblica con in testa Enrico Cieri, avevano consentito di raccogliere una serie di elementi a carico del Vincenti, arrestato l’8 novembre e sottoposto a un lungo interrogatorio, alla fine del quale aveva reso un’ampia confessione.

Antonella Patrucco invece, nonostante le evidenti contraddizioni emerse dal suo racconto e nonostante sia fin da subito stata ritenuta coinvolta nei fatti, era stata indagata in stato di libertà.

Le ulteriori indagini condotte dagli inquirenti hanno poi consentito di accertare come il movente fosse riconducibile all’intenzione da parte dei coniugi di truffare l’assicurazione mediante la sottoscrizione, da parte di Antonella Patrucco, di una polizza assicurativa che  prevedeva  la copertura degli immobili presenti nella loro proprietà di Quargnento per “…i danni materiali e diretti da incendi, esplosioni e scoppio causati per dolo da terzi…”, la cui sottoscrizione era stata fatta pochi giorni dopo il fallimento dell’ennesima trattativa per la vendita della proprietà;

E poi ancora che l’acquisto di alcune delle bombole di gas utilizzate per causare l’esplosione, fosse stato effettuato alla presenza di entrambi i coniugi; che il taglio delle grate per simulare un’effrazione e le operazioni di posizionamento delle bombole e di tutto il dispositivo necessario per causare l’esplosione fossero stati effettuati dall’uomo con la presenza sul posto anche della moglie e infine, che la sera della tragedia, anche la Patrucco era stata messa a conoscenza della prima esplosione e della presenza a Quargnento di Vigili del Fuoco e Carabinieri e così come il marito non aveva fatto nulla per avvertire i soccorritori del gravissimo e imminente rischio per la loro incolumità

Appresa la notizia, il comandante provinciale dei carabinieri di Alessandria, Colonnello Michele Angelo Lorusso, si è recato personalmente a casa dei parenti delle vittime, per informarli dell’arresto della Patrucco.

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