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Cronaca

Conte: “restrizioni prorogate fino al 13 aprile”

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Con una conferenza stampa, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia di aver firmato la proroga del nuovo Dpcm, che durerà fino al 13 aprile 2020. Ecco le sue parole:

“Comincio dicendo che siamo costantemente in stretto contatto con il comitato scientifico, che dice che si iniziano ad intravedere i primi risultati positivi. Nonostante questo, vi informo che ho appena firmato il nuovo Dpcm che proroga l’attuale regime di discipline fino al 13 aprile 2020.

Invito tutti a continuare a rispettare le regole imposte dal decreto, perché non possiamo permettere che l’irresponsabilità di pochissime persone porti ad un danno per tutti. Questo anche per rispetto di chi, in prima linea, sta combattendo questa difficile lotta contro il coronavirus.

Ovviamente, sono personalmente dispiaciuto per questa situazione e per il fatto che dovremo affrontare i giorni di festività legati alla Pasqua ancora nel rispetto dei limiti imposti del dpcm, ma questo ci permetterà di iniziare a valutare una prospettiva diversa e iniziare a pensare ad un allentamento delle misure nel caso in cui la curva epidemiologica di queste due settimane dovesse migliorare. In tal caso, potremmo infatti probabilmente entrare nella cosiddetta fase 2 di convivenza con il virus, che precede la fase 3, quella di uscita dall’emergenza e di ripristino graduale della nostra vita sociale“.

Il Presidente Conte risponde poi ad una domanda in merito al MES (meccanismo europeo di stabilità, ndr): “Non credo che il MES sia il metodo giusto per uscire da questa situazione di crisi. Questo perché è nato in un contesto diverso rispetto a quello del Paese che rappresento.

Infine, il Presidente del Consiglio interviene in merito alla gestione delle sedute di allenamento e alla questione “ora d’aria” per genitori e figli.

Gli atleti potranno continuare ad allenarsi, ma non in gruppo e negli impianti, ma solo ed esclusivamente in forma individuale. Sulla circolare del Viminale datata 31 marzo, in merito all’ora d’aria per genitori e bambini, ci tengo a sottolineare che questo provvedimento non significa che i genitori ne dovranno approfittare per andare a spasso con i bambini come e quando vogliono, ma semplicemente è stato loro concesso di uscire assieme ad un figlio, per esempio se si deve andare a fare la spesa.“.

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