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Politica

Ivaldi (Alessandria Civica): “Grave carenza di personale in ospedale”

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L’interpellanza presentata da Giovanni Ivaldi, capogruppo Alessandria Civica, in merito alla situazione dell’ospedale cittadino.

Foto di repertorio

Premesso che

 l’A.S.O. di Alessandria è una struttura di eccellenza di interesse nazionale, un fiore all’occhiello per la nostra Comunità

essa dà lavoro a circa 2300 dipendenti ed è la più grande azienda della nostra provincia

Considerato che

 L’A.S.O. di Alessandria vive da tempo una grave carenza di personale, in particolare di personale medico strutturato e che la problematica di carenza di organico influisce notevolmente sulla qualità del servizio, sui lavoratori, sull’utenza e sulla nostra Comunità

soprattutto il pronto soccorso dell’ospedale di Alessandria, più precisamente conosciuto come DEA, sta affrontando da tempo una situazione estremamente difficile.  Per carenza di personale i turni sono coperti da un’alta percentuale di medici gettonisti (cioè pagati a prestazione). Sono professionisti in pensione o medici inviati da cooperative, che si sono aggiudicate in appalto la copertura di tale servizio

questa scelta si sta diffondendo e creando ulteriori difficoltà nella nostra regione e in Italia, come emerge in questi giorni da diversi quotidiani nazionali:

l’articolo del giornale La Stampa del 10 settembre 2022 “il boom dei medici a gettone” del 10 settembre 2022, dove si sostiene che ormai più di un professionista su dieci lavora a chiamata, in Veneto si è arrivati ad offrire 120 euro all’ora, mentre negli ospedali continua a mancare il personale

l’articolo del giornale La Stampa del 30 settembre 2022 “L’ospedale senza medici: nel pronto soccorso è rimasto solo il primario, gli altri arrivano a chiamata in aereo”, dove si parla dell’ospedale di Ciriè nel torinese

 l’articolo on line dell’1/10/2022 “Medici , spesso neolaureati ed a gettone. Guadagnano fino a 3600 euro in 48 ore” di Nursind, Infermieristica Mente, sito internet della rivista trimestrale del sindacato delle professioni infermieristiche

l’articolo del giornale il Corriere  del 1/10/2022 “Medici a gettone, arruolati in chat senza controlli: “guadagnano 3600 euro in 48 ore””

Ritenuto che 

tale soluzione è indubbiamente efficace nel breve periodo, permette di non chiudere un servizio essenziale come quello del pronto soccorso. Il protrarsi nel tempo, però, sta causando numerosi disservizi, che ricadono sulla popolazione più fragile della nostra città

i medici dipendenti “fuggono” dai pronti soccorso, in quanto è diventato un lavoro pericoloso e dannoso: numero eccessivo di turni, compensi non adeguati per i turni disagevoli, scarsa prospettiva di carriera, sempre più esposti alle intemperanze dell’utenza e a volte a vere denunce

i pronto soccorso spesso compensano le carenze della medicina territoriale, sempre più spesso sono la porta d’accesso alla sanità, anche se il loro compito è d’urgenza

Ritenuto inoltre che la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente se non saranno presi provvedimenti in tempi rapidi

Il sottoscritto Ivaldi Giovanni, consigliere del Comune di Alessandria, fortemente preoccupato, interpella in merito il Signor Sindaco, massimo responsabile della salute della popolazione nella nostra città, sulla situazione dell’azienda ospedaliera di Alessandria e in particolare del DEA al fine di approfondire quanto emerge, migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti e il percorso di cura offerto ai pazienti che afferiscono alla nostra A.S.O.

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