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Sanità

Terza dose di vaccino anti Covid: l’Italia proteggerà i fragili da ottobre

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In Lituania, Lussemburgo e Slovenia la somministrazione della terza dose di vaccino anti Covid per gli immunodepressi è già partita ad agosto, l’Ungheria offre invece la possibilità a tutti, a patto che siano trascorsi 4 mesi dalla seconda dose. In Francia le somministrazioni per i fragili over 65 sono partite ieri, il Belgio partirà a giorni, la Germania entro la fine di settembre.

Ci sono poi altri Paesi dell’Unione Europea che, in attesa del parere dell’Ema (Agenzia europea dei medicinali) – ancora non espressasi ufficialmente su modalità e tempi ottimali dell’ulteriore richiamo -, stanno comunque organizzandosi affinché si proceda a breve alla terza dose. Secondo un report del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, oltre a dover prima di tutto vaccinare i cittadini che non hanno ancora completato il ciclo, è infatti possibile prendere in considerazione la terza dose per i pazienti fragili.

Il richiamo, invece, non sarebbe urgente per la popolazione generale. Altri studi, quelli condotti in Israele, dove la terza dose è già stata somministrata ad oltre 2 milioni di persone, riferiscono che dopo 6-7 mesi la copertura vaccinale di Pfizer si indebolisce: passa infatti dal 95% dei primi tre mesi al 64% riscontrato sette mesi dopo la seconda dose.

È quindi necessario, secondo gli scienziati, muoversi per tempo. L’orientamento dell’Italia, che conta oltre il 70% della popolazione immunizzata e vede vicino il traguardo dell’80% a fine mese, è per la somministrazione della terza dose alle persone più fragili, proprio perché la memoria immunitaria – così come per il vaccino antinfluenzale – cala con il passare del tempo e una maggior protezione dal virus va quindi rinnovata.

La pensa così anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ed il ministro della Salute Roberto Speranza assicura che verrà presa una decisione in tempo brevi: si parla di ottobre, partendo dalle persone immunodepresse. Poi, dopo i fragili, all’inizio del 2022 toccherà probabilmente agli operatori sanitari e agli anziani over 80, i primi che si sono sottoposti al vaccino e che, di conseguenza, avranno meno difese in corpo. “Le scorte – assicura il commissario per l’emergenza Covid Francesco Figliuoloci sono”. Prima di organizzare l’iter di somministrazione della terza dose, però, servono indicazioni precise del Comitato tecnico scientifico e del governo.

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