Lo stesso presidente Alberto Cirio, nel commentare i numeri che oggi verranno validati dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore della Sanità, ha parlato di “segni di miglioramento preziosi, che vanno difesi con i nostri comportamenti. I vaccini, la prudenza e il rispetto delle regole sono le uniche vere armi per uscire da questa emergenza – ha affermato – e poter finalmente ripartire”.
Ripartire con prudenza, ma ripartire, perché, pur non perdendo mai di vista il trend dei contagi, è basilare lavorare per un piano di progressive ripartenze. Il Piemonte, così come Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Toscana, guardano a martedì come giorno per poter tornare arancioni. Sarà la cabina di regia nazionale a dare la comunicazione ufficiale, ma, ad oggi, in Piemonte si riduce il numero di nuovi casi segnalati e pure quello dei focolai attivi o nuovi. La pressione ospedaliera resta alta, ma in fase di stabilizzazione (59% l’occupazione dei posti di terapia intensiva e 67% l’occupazione dei posti letto ordinari).
E poi, naturalmente, c’è lui: il valore Rt. In Piemonte è sceso ulteriormente sotto l’1, attestandosi a 0.9 per l’Rt puntuale e a 0.88 per l’Rt medio. Non resta che restare ottimisti ed aspettare, guardando a quel 20 aprile che potrebbe, in caso di ulteriori cali dei contagi, portare una serie di regioni a tornare gialle.
