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Cronaca

Osapp: “41ª aggressione nel 2023 nel carcere di Torino”

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TORINO – Riceviamo e pubblichiamo dal sindacato di polizia penitenziaria Osapp.

Detenuti che quasi quotidianamente aggrediscono il personale di polizia penitenziaria per ottenere il trasferimento in altri istituti. Un fenomeno in crescita secondo l’Osapp, che riferisce della 41ª aggressione al carcere di Torino dell’anno 2023 e di un totale di 43 agenti feriti. Nell’anno 2022 le aggressioni erano state 39 con 72 agenti feriti. Ieri 15 dicembre alle ore 15:30 circa al padiglione B del carcere di Torino mentre il personale provvedeva alle operazioni di invio all’aria dei detenuti che la mattina svolgono attività lavorativa, due detenuti stranieri che non ne avevano diritto hanno dapprima minacciato il capoposto verbalmente, poi con forza lo hanno spinto ed uno di loro ha rovesciato due tavoli di cui uno rompendolo e con le gambe di quest’ultimo ha colpito l’altro agente cola’ di servizio.

Foto di repertorio

L’Agente colpito è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria per le cure del caso da dove è stato dimesso con una prognosi di giorni (5) cinque s.c. Il carcere di Torino è completamente fuori controllo e nel totale sbando; gli agenti sono sotto attacco ogni giorno e nessuno fa nulla nel silenzio più assordante dei vertici locali, dei vertici regionali e del DAP (dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) tanto che immobilismo e inerzia regnano sovrani. Ogni giorno, per la drammatica grave carenza di organico il personale svolge più mansioni e contemporaneamente assicura più posti di servizio come accaduto nella giornata di ieri e come accade tutti i giorni tanto che ieri c’erano solo due agenti in un piano anziché quattro a fronte della grave penuria di organico.

“I detenuti scelgono di aggredire il personale di polizia penitenziaria come pure di salire sui tetti per ottenere il trasferimento in un’altra sede detentiva di loro gradimento e di fatto riuscendo nel loro intento a dimostrazione di un deficit procedurale interno all’amministrazione penitenziaria che in luogo della prevenzione-repressione degli eventi critici interni alle carceri preferisce assecondare i desideri dei ristretti persino se riferibili ad atti di violenza” denuncia il segretario dell’Osapp Leo Beneduci, che critica anche i protocolli operativi, varati dall’amministrazione penitenziaria con il patrocinio del Sottosegretario alla Giustizia Delmastro delle Vedove: “si stanno dimostrando del tutto inadatti a prevenire gli eventi di maggior rischio nelle carceri”. L’attuale situazione delle carceri va “considerata in termini di vera e propria emergenza nazionale” sostiene ancora il sindacato, che chiede che a occuparsene sia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni senza ulteriore ritardo pena il totale sfascio del sistema penitenziario italiano.”

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