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Cronaca

Individuato e catturato in Val di Susa un latitante di 46 anni affiliato alla ‘ndrangheta

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TORINO- Per dissimulare la sua identità si era procurato dei documenti falsi

Foto di repertorio

Era stato condannato a 8 anni di carcere per reati di associazione mafiosa, truffa, ricettazione ed altro, un latitante di 46 anni scoperto ed arrestato a Gravere, nel torinese, dalla Polizia, affiliato alla ‘ndrangheta.

L’uomo, originario di Marina di Gioiosa Jonica, per dissimulare la sua identità si era procurato una patente e una carta di identità false e da tempo bazzicava in Piemonte, dove aveva stretto solidi legami.

Le indagini erano partita già nel 2010, con l’operazione “Circolo formato“, condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, dove era stato scoperto che nel comune di Marina di Gioiosa Jonica c’erano state delle affiliazioni con la cosca della ‘ndrangheta, portate avanti per l’appunto dallo stesso 46enne. Le ispezioni si sono poi spostate nel territorio piemontese: inizialmente è stata individuata l’area in cui il latitante si era recato dopo l’allontanamento dalla Calabria e successivamente, con la collaborazione della Polizia Scientifica, è stato possibile identificare l’immobile situato a Gravere, in cui aveva trovato riparo, grazie alle apparecchiature tecniche che hanno consentito di restringere il campo di ricerche.

L’uomo è stato portato in carcere.

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