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Cronaca

Guerra in Ucraina: la macchina della solidarietà pronta ad accogliere i profughi

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Ore di terrore e di bombardamenti in terra ucraina, sotto costante attacco delle truppe russe, con negoziati in stallo e con colloqui che – seppur difficili – dovrebbero proseguire nei prossimi giorni.

C’è un’Ucraina che chiede il “cessate il fuoco immediato” ed un governo che denuncia al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che Mosca commette crimini di guerra. E c’è una popolazione che cerca di fuggire – soprattutto dalla capitale Kiev -, dove di giorno è caccia al cibo e all’acqua e di notte, col coprifuoco, ci si rifugia sottoterra, nei bunker, spesso improvvisati. Intanto, mentre si consuma l’orrore di un conflitto che tiene col fiato sospeso il mondo intero, è partita la macchina solidale con corridoi umanitari ed iniziative che si moltiplicano sia al confine che nei Paesi europei ed extraeuropei: sono migliaia i civili che, ogni giorno, scappano nella speranza di arrivare alla frontiera polacca o romena; l’Onu stima che fra qualche mese potrebbero superare i 4 milioni.

Anche l’Italia sta facendo la sua parte in termini di accoglienza ed aiuti concreti nei confronti della popolazione ucraina: la Regione Piemonte – per prima, tramite una riunione operativa convocata dal governatore Alberto Cirio – ha istituito un coordinamento per il soccorso ai profughi ucraini, lanciando azioni umanitarie per sostenere l’Ucraina: sono già 500 le famiglie che hanno dato la propria disponibilità per ospitarli. In provincia di Alessandria, dopo le manifestazioni dei pacifisti promosse lo scorso fine settimana, istituzioni, associazioni di volontariato e privati cittadini si stanno coordinando per fare rete ed inviare, quanto prima, beni di prima necessità nelle zone martoriate dal conflitto: alimenti non deperibili, coperte, abiti per bambini, lenzuola, garze, acqua ossigenata, medicinali e prodotti per l’igiene personale.

E mentre proseguono le veglie di preghiera per la pace su invito di Papa Francesco – stasera alle 21 in cattedrale ad Acqui Terme  sarà il vescovo, monsignor Luigi Testore, a guidarla -, viene rilanciato ai fedeli un altro invito da parte del Santo Padre: quello di digiunare per la Pace, domani, in occasione delle Ceneri. Le Diocesi, nel frattempo, si stanno attivando per gestire l’accoglienza dei profughi, così come si moltiplicano nei comuni centri zona e nei paesi dell’Alessandrino i punti di raccolta per far arrivare beni di prima necessità agli ucraini in guerra.

Domani, dalle 18 alle 19, è stata indetta un’ora di silenzio davanti alla Prefettura di Alessandria, mentre a Valenza Maurizio Carandini, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Paolo e Rita Borsellino, dà appuntamento tutti i giorni, davanti alla scuola, dalle 9 alle 9,30 per sensibilizzare la popolazione sul “no” alla guerra: le riflessioni verranno riportate sul sito dell’istituto scolastico.

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