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Cronaca

Novi Ligure: il centro fieristico per l’emergenza coronavirus?

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NOVI LIGURE – Attraverso una lettera ufficiale inviata all’Unità di crisi della Regione Piemonte, il sindaco Gian Paolo Cabella sottolinea la volontà di mettere a disposizione il centro fieristico novese come nuovo presidio per contrastare l’emergenza sanitaria sul territorio.

Qui la lettera:

Venuto a conoscenza informalmente di particolari disposizioni organizzative volte a fronteggiare l’emergenza Coronavirus presso il presidio ospedaliero San Giacomo della nostra Città ed appreso, tra l’altro, che gravi provvedimenti verrebbero assunti al fine di ridurre in modo considerevole le normali attività delle unità operative non destinate all’emergenza del momento, per assicurare la disponibilità di nuovi spazi di ricovero, mi permetto di sottoporre all’attenzione degli Enti in indirizzo la seguente offerta.
Esiste in città una struttura coperta, ordinata, chiusa e dotata di ogni supporto, compresi ovviamente l’impianto di riscaldamento funzionante ed i servizi igienici a norma.
Tale struttura, di circa 2000 mq. è di proprietà comunale e viene adibita solitamente a centro fieristico e sala spettacoli; un ampio parcheggio è disponibile a fronte della stessa e la localizzazione si trova ad una distanza inferiore al chilometro dall’attuale presidio ospedaliero ed altrettanto dal casello autostradale del raccordo A7/A26.
L’Amministrazione Comunale la metterebbe volentieri a disposizione per ovviare al carico di emergenze gravante sul presidio stesso.
Ovviamente la dotazione di materiale lettereccio e quant’altro possa occorrere sarebbe a carico degli Enti a ciò preposti.
Preoccupati per la sorte del nostro ospedale, cerchiamo di renderci disponibili per ogni evenienza con ricerca di strutture alternative, anche perché non venga mai utilizzato un momento particolare di urgenza allo scopo di addivenire, una volta cessato il pericolo, a conseguenti smembramenti o riduzioni di una struttura che, a tutt’oggi, ha sempre offerto il massimo della risposta sanitaria alla città e a tutto il circondario che gravita su Novi”.

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