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Sanità

Coronavirus: i dubbi di NurSind Alessandria

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL COMUNICATO DI NURSIND ALESSANDRIA

ALESSANDRIA – Il personale sanitario che eroga assistenza in condizione di estrema criticità (degenti Covid-19 o casi sospetti) ha ricevuto un’adeguata informazione, formazione ed addestramento in funzione del rischio?

L’interrogativo arriva dal NurSind di Alessandria che, per mano del segretario territoriale Salvatore Lo Presti, venerdì 3 aprile ha inviato una lettera ai direttori generali di: AO, Clinica Città di Alessandria, Clinica Salus e Clinica Villa Igea, oltre che al Commissario dell’Asl di Alessandria Valter Galante per chiedere maggiori informazioni e precisazioni sul corretto assolvimento degli obblighi dei datori di lavoro secondo quanto stabilito dal “D.lgs 81/08 TU sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro”.  

Nella lettera inviata il sindacato delle professioni infermieristiche si chiede se le Aziende e Cliniche abbiano rispettato la formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti, visto che “la formazione e, ove previsto, l’addestramento specifico devono avvenire in occasione dell’introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e miscele pericolose”.

NurSind ha ricordato ai vertici della Sanità alessandrina come all’articolo 77 del D.lgs 81/08 vi siano indicati gli obblighi del datore di lavoro, quali: fornire istruzioni comprensibili per i lavoratori, rendere disponibile nell’azienda ovvero nell’unità produttiva informazioni adeguate su ogni Dpi e assicurare formazione adeguata e organizzare, se necessario, uno specifico addestramento circa l’uso corretto e l’utilizzo pratico dei Dpi. Si ricorda inoltre che, al comma 5 dello stesso articolo, si precisa come sia indispensabile l’addestramento per ogni dispositivo di protezione individuale che appartenga alla terza categoria (quelli che hanno il principale compito di proteggere le vie respiratorie con apparecchi di protezione respiratoria filtranti contro gli aerosol solidi, liquidi o contro i gas irritanti, pericolosi, tossici o radiotossici). 

Il mancato rispetto di questi obblighi di legge, infatti, ha ricordato il sindacato delle professioni infermieristiche nella lettera indirizzata alle Aziende e Cliniche alessandrine: “potrebbe esporre sia i pazienti/utenti sia gli stessi operatori sanitari in servizio ad importanti rischi per la difficoltà di fornire un’assistenza adeguata efficiente ed efficace, sia in regime ordinario che soprattutto in condizioni d’urgenza”.

NurSind Alessandria ricorda come l’articolo 278 del D.lgs 81/08 sottolinei anche che nelle attività per le quali la valutazione (di cui all’articolo 271) evidenzi rischi per la salute dei lavoratori, il datore di lavoro deve fornire ai dipendenti, sulla base delle conoscenze disponibili, informazioni ed istruzioni in particolare per quanto riguarda: rischi per la salute dovuti agli agenti biologici utilizzati, le precauzioni da prendere per evitare l’esposizione, le misure igieniche da osservare, la funzione degli indumenti di lavoro e protettive e dei dispostivi di protezione individuale ed il loro corretto impiego, oltre che le procedure da seguire per la manipolazione di agenti biologici del gruppo 4 ed il modo di prevenire il verificarsi di infortuni e le misure da adottare per ridurre al minimo le conseguenze.

L’adeguata formazione dei lavoratori da parte del datore di lavoro, inoltre, precisano dal NurSind di Alessandria, va fornita prima che i lavoratori siano adibiti alle attività in questione e ogni qualvolta si verifichino nelle lavorazioni cambiamenti che influiscano sulla natura e sul grado dei rischi, come sancito dal comma 3 dell’articolo 278 del D.lgs 81/08.

Infine, ma non meno importante, il comma 4 dell’articolo 278 del D.lgs 81/08 evidenzia come nel luogo di lavoro debbano essere apposti in posizione ben visibile cartelli su cui sono riportate le procedure da seguire in caso di infortunio o incidente.

Visto l’alto numero di operatori sanitari positivi al Covid-19 e la mancanza cronica di Dpi adeguati, tutto ciò è stato rispettato nelle Aziende e Cliniche alessandrine con degenti Covid-19 o casi sospetti? Oppure operatori sanitari e pazienti/utenti sono stati esposti ad importanti rischi frutto di un’assistenza inadeguata ed inefficiente?  

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