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Alessandria, presentato il progetto pilota “Autismo e Tecnologie avanzate”

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ALESSANDRIA- Il progetto è sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e da Fondazione Social.

È stato presentato ufficialmente al pubblico il progetto pilota AUTISMO E TECNOLOGIE INFORMATICHE che prenderà il via nei prossimi giorni nelle aule del Disit, Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale, ad Alessandria. Ha una forte rilevanza di inclusione sociale e rappresenta una novità nel panorama regionale e nazionale per quanto riguarda l’approccio sperimentale didattico.

L’iniziativa si rivolge a ragazzi con disturbi dello spettro autistico e ha come obiettivo una didattica
inclusiva che possa supportarli nelle loro difficoltà, preparandoli anche a un possibile inserimento
nel mondo del lavoro.

Realizzato da ”Il Sole Dentro”, “Abilitando Onlus” e dall’Università del Piemonte Orientale, partner
A.I.A.S. sez. di Alessandria, il progetto è sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria
e da Fondazione Social
. Patrocina la Fondazione VIVA costituita da Confindustria Alessandria. Hanno aderito anche sei Club Lions di Alessandria e il Leo Club di Alessandria che hanno assicurato il loro sostegno per la futura prosecuzione dell’iniziativa.

La fase sperimentale – definita “progetto pilota” – coinvolge circa 20 ragazzi autistici, la maggior parte di età compresa tra i 15 e i 18 anni, per tre mesi (tra febbraio e maggio 2023). I ragazzi sono già stati individuati grazie all’azione congiunta de “Il Sole Dentro” e A.I.A.S. che, attraverso incontri e questionari, hanno informato dell’iniziativa le famiglie, spiegato loro i contenuti e raccolto le adesioni. Gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi in base alle loro capacità, seguiranno due ore di lezioni gratuite settimanali presso il DiSit; queste lezioni saranno tenute da 4 educatori e 4 tutor supervisionati e coordinati da un docente dell’Università.

Che cosa si propone il progetto: per i soggetti con disturbi dello spettro autistico – si stima che in Italia un bambino su 77 presenti tale disturbo – la tecnologia digitale può, infatti, essere di grande aiuto per lo sviluppo cognitivo, linguistico e sociale e può diventare un potente alleato per comunicare, imparare e interagire con nuove modalità. Nel caso specifico dell’autismo l’uso del computer favorisce lo sviluppo delle abilità visuo-spaziali, dell’attenzione e della reattività e potrebbe essere di grande supporto per superare molte delle difficoltà psico-comportamentali frequentemente riscontrate. I ragazzi con autismo hanno una naturale predisposizione per l’apprendimento delle tecnologie informatiche. Il computer, in particolare, crea un contesto per loro ottimale in quanto esclude la mediazione sociale, è prevedibile, sfrutta le abilità visive, non ha sfumature emotive, non giudica, è ripetitivo e neutrale.

Per gli studenti con particolari capacità si prevede l’insegnamento anche del coding, ossia della programmazione informatica, e di quelle conoscenze necessarie a un inserimento in ambito lavorativo. La possibilità di seguire i ragazzi fin dalle scuole primarie significherebbe poter intraprendere un lungo percorso formativo al fine di stimolare al meglio le loro potenzialità.

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