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Il caldo anomalo nei giorni della merla

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C’è chi, con tono scherzoso, ha affermato che quest’anno la merla – quella dei famosi giorni più freddi, che solitamente cadono a fine gennaio – si è presa un colpo di calore.

Il servizio andato in onda nel nostro TG

Una battuta che, analizzata fino in fondo, fa solo preoccupare: tra giardini fioriti e temperature al rialzo che, in queste ultime ore soprattutto, si sommano al caldo vento di Foehn, il pensiero va all’estate che verrà e allo stress idrico che in più parti d’Italia ha messo in ginocchio l’agricoltura e il conseguente mercato del settore primario. Oggi, lunedì 3 febbraio, e fino a domani questo clima primaverile anomalo in molti casi potrà superare i 20 gradi.

Un temporaneo cambio di rotta è atteso però a metà settimana, con l’ingresso di aria più fredda di origine artica, associata ad una perturbazione nord atlantica in transito sull’Italia e accompagnata da un marcato rinforzo del vento.

Ed è tra sbalzi termici così repentini e prati e campi che già si sono tinti di verde che si annida l’altra grande emergenza: la possibilità di cadere o ricadere in quei sintomi influenzali che si sperava di essersi lasciati alle spalle, dopo il picco stagionale che, a fine dicembre, in Piemonte, aveva messo a letto 180.000 persone, sfiorando ora – dall’inizio della stagione influenzale – le quasi 300.000 unità. Preoccupano, in particolare, le fasce più fragili – ricordano i medici – sono invitate a vaccinarsi, poiché le patologie respiratorie potrebbero essere innescate o riacutizzate dagli sbalzi di temperatura e da un’aria che in assenza di precipitazioni è complessivamente sporca.

In generale però non va fatto allarmismo sui numeri attuali, considerato l’andamento fisiologico dell’influenza stagionale.

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