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Al Museo Etnografico della Gambarina un concerto di Ninna Nanne composte tra Vienna e Parigi

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ALESSANDRIA – Domenica 19 settembre, presso il Museo Etnografico della Gambarina, si terrà l’evento “Musica nel Museo” dedicato a “Il canto del violino nella mitteleuropa che arriva fino a Parigi”.

Dalle ore 17 Mattia Tonon al violino e Alessandro Segreto al pianoforte eseguiranno un programma musicale accostando tre Ninne Nanne composte tra Parigi e Vienna e pensando alla commistione tra queste due città, capitali politiche, economiche e culturali dei secoli scorsi, che hanno accolto musicisti provenienti da tutta Europa, e non solo.

Proprio a Parigi viene scritta la sonata del salisburghese Mozart trasferito a Vienna, proposta in apertura; siamo nel 1778, ed è difficile separare l’ispirazione artistica da un fatto personale che avviene durante il soggiorno in questa città, la morte della madre: è piuttosto evidente la distanza della sonata KV 304 dai modelli di puro intrattenimento ai quali si ispira, utilizzando un linguaggio introverso e dai toni spesso drammatici. Parigino è Saint-Saëns, del quale si celebra il centenario dalla morte, uno dei compositori francesi inizialmente più aperto agli esempi di Liszt e Wagner; la Berceuse è del 1871.
Durante l’attività compositiva durata poco più di 20 anni, il tedesco Reger produsse un’enorme quantità di opere in tutti i generi, quasi sempre in forme astratte, con un linguaggio caratterizzato da una continua evoluzione e una libera modulazione, sostenuta dall’utilizzo del contrappunto sulle orme di J.S. Bach, che lo pongono come successore di Brahms nella tradizione della Germania centrale. La sua Ninna Nanna, composta agli albori del ‘900, è seguita da due brani dal carattere vivace e virtuosistico.

La seconda parte del concerto è dedicata a Brahms, grande compositore tedesco di Amburgo, che trova a Vienna la sua definitiva consacrazione; caratteristica del suo stile di vita, sempre un po’ riservato e quasi burbero pur nel suo essere una vera celebrità, è dedicare l’estate a dei lunghi periodi di permanenza lontano dalla capitale austriaca: nel 1886, durante uno di questi soggiorni in Svizzera, nei pressi del Lago di Thun, nasce la sonata op. 100, che trova la propria ispirazione nella vocalità da camera dello stesso compositore, in cui il sentimento diffuso di serena e affettuosa cordialità è condito da numerose citazioni di materiale tematico estrapolato dalla propria sterminata produzione iederistica.
Anche la celeberrima Ninna nanna è un lied, pubblicato nel 1868 e dedicato all’amica Bertha Faber, in occasione della nascita del suo secondo figlio; la versione qui proposta non è una semplice trascrizione, ma una vera rielaborazione composta da Hermann.

Il programma completo sul sito del museo.

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