Cronaca

A rischio risarcimento per famigliari dei tre vigili del fuoco

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Rischiano di non avere nessun risarcimento i famigliari dei tre vigili del fuoco uccisi nella tragedia di Quargnento. Il comparto infatti non usufruisce di nessuna assicurazione statale e in più, anche come parti civili nel processo che si svolgerà, non è certo che riceveranno del denaro.

Il servizio andato in onda nel nostro TG

Dolore su dolore, ma anche frustrazione, rabbia e indignazione.

Possiamo solo immaginare cosa stanno provando i famigliari dei vigili del fuoco uccisi nella notte tra il 4 e il 5 novembre a Quargnento, che alla lacerante perdita dei loro cari, devono fare i conti con la realtà di tutti i giorni, dove lo Stato, in questo caso pare completamente assente.

Si perché i parenti di Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonio Candido, non possono neppure rivolgersi all’Inps per avere un risarcimento, perché i vigili del fuoco, non sono coperti da nessuna assicurazione statale.

Ne hanno invece una privata, ma si parla di una cifra davvero irrisoria.

E qualora i parenti si costituissero parte civile nel corso del futuro processo, così come sarà di sicuro, anche in quel caso, rischiano di non ricevere nulla. Si, perché Giovanni Vincenti, fino ad ora unico presunto responsabile del decesso dei tre pompieri, come è noto, è coperto di debiti, in più la cascina dove è avvenuta l’esplosione è intestata alla moglie, attualmente indagata a piede libero, la quale, se uscisse dall’indagine aperta nei suoi confronti, non sarebbe di certo obbligata a distribuire soldi alle famiglie.

Ma c’è poi anche l’amara realtà, che quella cascina era in vendita da qualche anno senza successo, figuriamoci quindi quanto potrebbe essere appetibile oggi solo il terreno, sul quale, per di più, si è anche consumata una tragedia.

Una situazione al limite del paradosso, che rimarca quanto già aveva sottolineato il giorno dei funerali di Matteo, Marco e Antonio, Giovanni Maccarino, dell’Usb provinciale dei vigili del fuoco di Alessandria, il quale in un disperato appello, aveva evidenziato le carenze sia strutturali che burocratiche di tutto il comparto, puntando il dito contro i politici da passerella e facendo un appello ai media, affinchè fungessero da cassa di risonanza

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