Turismo e Ambiente

Verdi Alessandria: “No al deposito nucleare”

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA NOTA DI VERDI – EUROPA VERDE ALESSANDRIA

I due portavoce dei Verdi – Europa Verde della Provincia di Alessandria, Mauro Trombin e Giulia Bovone, comunicano e precisano la posizione della Federazione Provinciale nei confronti dell’ipotesi di costruzione
del Deposito di Rifiuti Nucleare Unico Nazionale in un sito della nostra Provincia.

SOGIN, la Società pubblica che gestisce il nucleare in Italia, è stata autorizzata dai Ministeri competenti a pubblicare la CNAPI (Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee) al fine di stabilire il sito ove costruire il Deposito Nucleare Nazionale.

In base ai criteri stabiliti dalla Direttiva 2011/70/Euratom e dalle linee guida GT 29 e 30 di ISPRA, SOGIN ha ipotizzato come idonee n. 6 Aree in Provincia di Alessandria di cui cinque che hanno ricevuto un giudizio di idoneità di Classe A1 (molto buono); l’area denominata AL-1, che comprende i comuni di Bosco Marengo e di Novi Ligure, e l’area denominata AL-8, che comprende i comuni di Alessandria, Castelletto Monferrato e Quargnento, sono le prime nella graduatoria di idoneità.

Il deposito nucleare nazionale è destinato a raccogliere le scorie ad alta radioattività, come quelle per es. prodotte nell’ impianto nucleare di Bosco Marengo e nella Centrale nucleare di Trino Vercellese, i cui siti devono essere bonificati, come dice la norma, a prato verde, cioè in totale assenza di materiali e di contaminazioni radioattive; inoltre dovrà ricevere i rifiuti e le scorie nucleari di origine italiana spediti in Inghilterra, Francia, Kazakistan per il riprocessamento, che torneranno in Italia nel 2025, così come dovrà ricevere i rifiuti a bassa e media radioattività prodotti in Italia.

Tutto ciò premesso diciamo fermamente NO alla costruzione del Deposito Nucleare Nazionale per diverse ragioni, e cioè:
 nella ns. Provincia esistono già due siti con rifiuti nucleari da bonificare a prato verde, il sito FN di Bosco Marengo e il sito Campoverde a Tortona;
 il carico di inquinamento ambientale, secondo i dati di ARPA Piemonte, viene certamente determinato e aggravato da oltre 100 aree da bonificare con procedimenti attivi, nonché dall’apporto quotidiano di inquinanti prodotti da attività umane (quali la circolazione e il riscaldamento); di conseguenza e a comprova, ricordiamo che gli studi epidemiologici riferiti al ns. territorio, attestano l’eccesso di mortalità e di malattie rispetto agli studi epidemiologici regionali.
 Le caratteristiche del territorio interessato dalla faglia Villalvernia – Varzi evidenziano un rischio sismico crescente.

Da ultimo e non per importanza, si evidenzia che il territorio alessandrino è ricco sia di eccellenze industriali, alimentari, enogastronomiche, dolciarie sia di un patrimonio storico, paesaggistico e artistico notevole.
In una Provincia come la nostra, l’ambiente e la salute dei cittadini non possono essere messi in secondo piano; gli Alessandrini non sono cittadini di serie B.

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