Sanità

Rimossa massa ovarica di 40 kg, ora la paziente è stabile

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ALESSANDRIA- Complicato intervento eseguito in equipe da AO ASL e ASL AL. Si tratta di una patologia congenita

Foto di repertorio

Una donna di 50 anni (che chiameremo Maria con un nome di fantasia) affetta da una grave patologia congenita dell’aorta toracica, ha subito un intervento di rimozione di una massa ovarica di oltre 40 chili. Ora la paziente sta bene e procede con il decorso post-operatorio, dopo l’intervento avvenuto nei giorni scorsi all’Azienda Ospedaliera di Alessandria eseguito da uno staff multidisciplinare e interaziendale.

L’intervento, infatti, si presentava difficoltoso per il volume della massa e per la malattia riscontrata alla donna solo in fase di accertamenti e presente fin dalla nascita. “Sono soddisfatto dell’esito positivo di questo intervento – commenta Marco Amisano – in primis per il fatto che Maria, uscita dalla Rianimazione, sta seguendo un ottimo decorso post-operatorio. Le sue buone condizioni sono la prima e più importante soddisfazione per tutti noi, a cui si aggiunge quella di aver potuto lavorare insieme ai colleghi dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria in un intervento che si presentava articolato e difficoltoso. Sia la preparazione sia la gestione operatoria si presentavano difficili a causa della patologia congenita della signora, complicata da una massa ovarica importante che doveva essere rimossa e che andava a comprimere l’aorta, impedendone il funzionamento. Abbiamo svolto la procedura in condizioni di massima sicurezza e collaborando con i professionisti di varie specialità dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, con un risultato gratificante”.

Fabrizio Racca aggiunge: “Le condizioni di partenza di Maria erano davvero problematiche. Abbiamo esaminato il caso in una discussione collegiale e soprattutto tempestiva per individuare nel più breve tempo la migliore soluzione possibile. La patologia congenita presentata dalla signora costituiva un rischio elevato: la collaborazione dei colleghi dell’ASL AL, dei cardiochirurghi e dei chirurghi vascolari è stata fondamentale. Lieto di constatare che Maria ora si sia ripresa e soddisfatto per l’esempio di sinergia con i colleghi dell’ASL AL che la gestione di questo caso ha rappresentato”.

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