Sanità

Il virus corre e l’Italia rischia nuove chiusure. Dad al 100% in Piemonte, che dovrebbe restare arancione

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Sono una trentina le zone italiane sparse su tutto il territorio a rischio nuove restrizioni da lunedì 8 marzo.

Il punto finale verrà fatto domani, venerdì, dall’Istituto Superiore della Sanità in base agli ultimi dati, ma a oggi rischiano di passare in zona rossa le regioni Lombardia, Emilia Romagna e Campania, oltre alle già rosse Basilicata a Molise, mentre Veneto, Lazio, Calabria e Puglia potrebbero lasciare il colore giallo e tingersi di arancione.

Da Nord a Sud quello che preoccupa è la diffusione della variante inglese e molti governatori sono intervenuti con proprie ordinanze, dichiarando zone rosse o arancioni locali. E se nelle fasce liguri confinanti con la Francia e a Sanremo fino al 14 marzo sarà arancione rinforzato, ci sono, nel vicino Piemonte “osservati speciali”: sono il Torinese, ma anche il Cuneese, Vercellese e Vco. Qui si sta creando un’ampia zona rossa, che comprende ad oggi, nel complesso, 22 comuni in zona rossa.

E in Piemonte, da lunedì 8 marzo, dove la variante inglese ha un’elevatissima velocità di diffusione e colpisce di più le fasce giovani della popolazione, l’attività didattica di seconde e terze medie e delle scuole superiori si svolgerà in dad al 100%, per 15 giorni. Venerdì, alla luce dei dati degli oltre trenta distretti sanitari del Piemonte, la Regione estenderà la didattica a distanza anche per gli ordini e gradi scolastici inferiori nelle aree dove l’incidenza dei contagi supera la soglia di allerta (250 casi ogni 100 mila abitanti) o sono presenti gli altri parametri in attuazione del nuovo Dpcm, ovvero la presenza certificata di casi da variante con azioni restrittive già attuate e l’incremento improvviso di contagi nell’ultima settimana.

“È necessario intervenire in modo rapido – affermano il governatore Alberto Cirio e l’assessore all’Istruzione, Elena Chiorino –. Pur nella necessità di tutelare la salute, cercheremo di salvaguardare il più possibile la didattica in presenza nella fascia dagli 0 ai 6 anni, per gli studenti disabili e i laboratori. Sappiamo quanto sia difficile per le famiglie e lo sforzo che devono affrontare tutti i genitori. Abbiamo ricevuto garanzie dal Governo sull’attivazione immediata dei congedi parentali e dei bonus baby sitter”.

Sul fronte vaccini, intanto, mentre l’Agenzia europea dei medicinali ha avviato la valutazione del vaccino russo Sputnik V, dal ministero della Salute italiana è arrivato l’ok per poter somministrare un’unica dose di vaccino anti-Covid ai soggetti che hanno già avuto un’infezione da virus SarsCov2.

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