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Giochi in Piemonte, approvato ddl: distanziometro a 400 metri, nelle sale tornano slot dismesse dopo il 2016

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Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato il ddl 144 sul gioco presentato dalla Giunta. 

DISTANZIOMETRO E LUOGHI SENSIBILI – Sale gioco e apparecchi da gioco, spiega agipronews, dovranno rispettare una distanza minima di 300 metri (per i Comuni con meno di 5mila abitanti) e di 400 metri (per i Comuni con oltre 5mila abitanti) dai luoghi sensibili. Tra questi, scuole, università, istituti di credito, money transfer, compro oro, ospedali, strutture sociosanitarie. La legge del 2016 prevedeva scaglioni di 300 e 500 metri.

LIMITI ORARI – Otto ore di stop giornaliero per sale gioco e scommesse su tutto il territorio piemontese, che dovranno interrompere l’attività dalle 2 alle 10. Gli spazi riservati al gioco all’interno degli esercizi pubblici si fermeranno per 10 ore, dalle 24 alle 8 e dalle 13 alle 15. Tali disposizioni , spiega agipronews, saranno valide anche per gli apparecchi. Come illustrato dall’assessore Fabrizio Ricca nel corso dell’esame dell’articolato, rimane «la facoltà esclusiva per i titolari delle concessioni» di prevedere ulteriori restrizioni. Il provvedimento di cinque anni fa lasciava invece ai Comuni la facoltà di individuare le fasce di interruzione.

NIENTE SLOT NEI LOCALI PIU’ PICCOLI – La nuova legge, ricorda agipronews,  prevede anche il contingentamento delle slot machine: per gli esercizi di dimensione compresa tra i 25 e i 50 metri sarà possibile installare una sola slot, che potranno diventare due nel caso di locali oltre i 50 metri quadri. Vietata invece l’installazione degli apparecchi negli esercizi sotto i 25 metri quadri.

RETROATTIVITA’ ELIMINATA – Il provvedimento appena approvato consentirà a sale giochi e scommesse e alle tabaccherie di presentare istanza per reinstallare gli apparecchi dismessi dopo l’entrata in vigore della legge 2016. Tale disposizione, conclude agipronews,  non sarà invece valida per i bar, come ha sottolineato il consigliere Domenico Rossi (PD) nel corso della discussione.

As.tro: “Cancellato il ‘mostro giuridico’ della retroattività, finalmente difesi i diritti dei lavoratori”

«Dopo quattro anni, in Piemonte, è giunto il momento di tornare al lavoro e, oggi, questa è la cosa più importante»: è il commento dell’associazione dei gestori As.tro al via libera del Consiglio regionale del Piemonte alla modifica alla legge regionale sul gioco. «Finalmente è stato rimosso il ’mostro giuridico’ della retroattività», che ha costretto alla chiusura le «aziende regolarmente autorizzate e avviate nel pieno rispetto delle regole», sottolinea l’associazione, ringraziando «tutti coloro che si sono impegnati per ripristinare i principi basilari dello stato di diritto in Piemonte, con un pensiero particolare a tutti i nostri imprenditori e lavoratori piemontesi che, nonostante le aziende chiuse, si sono battuti strenuamente per vedere riconosciuto un loro diritto costituzionalmente garantito». Inoltre un «ringraziamento speciale lo meritano tutte quelle famiglie che hanno presidiato la sede del Consiglio regionale Piemontese ed in particolare il nostro Presidente onorario Mario Negro per il suo impagabile impegno in questa battaglia di civiltà a difesa del diritto al lavoro». Un impegno che As.tro «intende rinnovare con forza al tavolo del riordino nazionale del gioco pubblico, per far sì che il principio di irretroattività delle leggi venga esteso a tutte quelle realtà del nostro settore che non sono state ricomprese all’interno della modifica varata dal Consiglio regionale del Piemonte».

Ricca: “Una Legge necessaria che combatte la ludopatia e tutela il lavoro del comparto legale. Coniugare salute pubblica e diritti sociali è possibile”

“Quella che abbiamo approvato è una Legge moderna che vuole fotografare il pericolo delle ludopatie in modo preciso e serio. La Regione, grazie a questo percorso che ha deciso di intraprendere, si doterà di strumenti di monitoraggio che potranno vigilare costantemente sul gioco patologico, su quello online e sul percorso di formazione che giovani e lavoratori del settore potranno iniziare grazie ai fondi stanziati contro la ludopatia – afferma l’assessore regionale Fabrizio Ricca -. Oltre a questo, era anche nostra intenzione tutelare i posti di lavoro del comparto del gioco legale. Pensiamo che la fondamentale esigenza di tutelare la salute pubblica, infatti, non debba mai scontrarsi con l’esigenza, altrettanto importante, di tutelare il diritto al lavoro. L’istituzione che cede all’idea di non poter controllare i fenomeni in modo sano e responsabile è un’istituzione che abdica alla sua stessa missione”.

Movimento 5 Stelle: “Giorno nero per il Piemonte”

La nota del Movimento 5 Stelle:

La controriforma leghista sull’azzardo è stata approvata in Consiglio regionale. E’ un giorno nero per il Piemonte, per la legalità, per la democrazia. Una macchia indelebile sulla storia dell’ente e della politica regionale. 

I responsabili di questo scempio ben difficilmente potranno far dimenticare il disastro che hanno combinato ai danni della comunità piemontese. Lo smantellamento della buona legge regionale 9/2016 contro il gioco d’azzardo patologico rappresenta un assist alla criminalità organizzata ed una porta spalancata all’azzardopatia. La Lega, con questa legge, condanna centinaia di cittadini e le loro famiglie a ripiombare nel tunnel dell’azzardo patologico, con evidenti ripercussioni anche sul servizio sanitario regionale. 

Una scelta scellerata, avvenuta sotto dettatura delle lobbies dell’azzardo ed ignorando tutti i pareri contrari di associazioni, enti locali e forze dell’ordine che, durante le audizioni in commissione, hanno messo in guardia il legislatore dal modificare questa buona norma. 

Nonostante l’impegno profuso in aula, con una opposizione durissima, e nelle piazze con la raccolta firme #Fuorigioco, non siamo riusciti a vincere questa difficile battaglia. Non abbiamo nulla da rimproverarci, tuttavia non è ancora scritta l’ultima parola. Visti gli evidenti profili anticostituzionali della nuova norma, confidiamo in uno stop da parte della magistratura.

Ravetti (PD): “Non finisce qui”

La nota di Domenico Ravetti (Partito Democratico):

LA DESTRA PIEMONTESE RIMETTE LE SLOT. MA NON FINISCE QUI, PROMESSO. Hanno cambiato la legge contro il Gioco d’Azzardo patologico, ora “le macchinette” torneranno in molti luoghi in cui dal 2016 erano state tolte. Per Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia nei fatti la salute viene dopo altri interessi, questa è la verità. Voglio ringraziare i sindaci, le associazioni, i medici, gli istituti di ricerca, gli operatori sociali, i tantissimi volontari che ci hanno sostenuto in questa battaglia. Grazie a don Luigi Ciotti. Grazie don, davvero grazie per essere stato al nostro fianco. Il suono delle tue parole ci accompagnerà per sempre “Non si può giocare con la vita delle persone e non vogliamo renderci complici delle sofferenze delle famiglie”. Ma non finisce qui don. Promesso.

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