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A Novi si accende il dibattito sulla redistribuzione delle deleghe e sul nucleare

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NOVI LIGURE – È stata una lunga serata quella di ieri, lunedì 18 gennaio, per il consiglio comunale, terminato oltre l’una di notte.

A tenere banco nel corso dell’assise cittadina è stata in primis la nuova redistribuzione delle deleghe in giunta. Come già annunciato nelle scorse settimane, l’assessore Roberta Bruno si era in precedenza vista respingere le dimissioni dal sindaco Gian Paolo Cabella, il quale ha lasciato all’architetta alessandrina le deleghe ad Agricoltura, Ambiente e Rifiuti, prendendosi invece quella più pesante all’Urbanistica.

Scelta che sembra aver destato non pochi dubbi non solo nell’opposizione di centro-sinistra, ma anche all’interno della stessa maggioranza. “Capisco le perplessità della minoranza perché stavolta le condivido anche io – ha commentato Luisa Baruffa, capogruppo Lega -. Avrei preferito che non fosse così precipitosa. Pure io credo che il nodo dell’urbanistica sia ancora da sciogliere”.

Parole che sembrano stridere rispetto a quelle del collega di partito Giacomo Perocchio. “Siamo sicuri che il sindaco sarà in grado di farsi garante politico di questo nuovo compito”, ha affermato.

Chi auspica un cambio di rotta rispetto al passato è Solo Novi, da sempre fortemente critica nei confronti dell’operato della Bruno. Ben diversa invece la posizione dei Democratici. “Qui gli assessori girano non in nome dell’efficienza, ma a causa di una crisi politica”, ha evidenziato Simone Tedeschi.

La discussione si è poi spostata sui nuovi siti individuati dal governo per lo stoccaggio di rifiuti nucleari, con l’approvazione della mozione di contrarietà presentata dalla pentastellata Lucia Zippo e dell’ordine del giorno della maggioranza.

Una contrarietà di fondo sulla quale sembrano tutti d’accordo, ma entrambi i voti si sono conclusi con l’astensione del centro-sinistra. “La questione non si può affrontare così, con un ordine del giorno messo giù in 5 minuti – ha commentato l’ex sindaco Rocchino Muliere -. Non entra nel merito e rischia di favorire l’insediamento. Dobbiamo approfondire, se non diamo una risposta sui 30 criteri la nostra posizione non è seria e non verrà considerata”.

Anche Marco Bertoli, pur avendo votato a favore, non ha risparmiato critiche per il voto a due documenti che, di fatto, esprimono la stessa posizione. “C’è il tempo di aspettare per fare un lavoro ben fatto, per non avere rimpianti sulla pelle dei cittadini novesi”, ha sottolineato.

Mentre la mozione del Movimento 5 Stelle era stata presentata con i tempi corretti, l’odg del centro-destra era stato inviato ai consiglieri solamente poche ore prima dell’assise.

La questione è comunque ancora aperta e la parola passerà ora alla commissione.

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