Crescono nelle feste separazioni e divorzi

Crescono nelle feste separazioni e divorzi
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Negativo il periodo in cui le coppie trascorrono più tempo insieme, complice il fatto che durante l'anno fanno praticamente vite separate

Le vacanze di Natale non portano solo regali, serenità e cene in famiglia. Spesso la conflittualità, specie in periodi in cui le coppie trascorrono più tempo insieme, cresce di pari passo. La diretta conseguenza, una volta passata l’Epifania, è quella di rivolgersi all’avvocato per mettere fine alla propria unione. L’Istat, nel suo ultimo report sul matrimonio, evidenzia come nel 2015 sia aumentata l’instabilità coniugale anche a causa delle recenti variazioni normative. In particolare l'introduzione del "divorzio breve" ha fatto registrare un consistente aumento del numero di divorzi, che ammontano a 82.469, vale a dire più 57% sul 2014. Più contenuto è l'aumento delle separazioni, pari a 91.706, con un incremento del +2,7%.La durata media del matrimonio, al momento della separazione, è di circa 17 anni. Evidente e impietoso è anche il confronto con il passato: rispetto a quanto accadeva venti anni fa infatti, le separazioni sono aumentate del 70,7%. Proprio per non arrivare alle estreme conseguenze e ritrovarsi a feste finite nello studio di un legale, Lorenzo Puglisi dell’associazione Family Legal, ha stilato un elenco di cinque consigli pratici per superare la prova delle feste: al primo posto, la scelta dei parenti da invitare il giorno di Natale e del luogo dove trascorrerlo: spesso le liti tra coniugi nascono proprio per l’impossibilità di accordarsi sulla location e sui commensali da coinvolgere nei festeggiamenti. Il suggerimento è quello di “cedere” alla serenità del proprio nucleo familiare ristretto a costo di scontentare qualche parente, incluse suocere, zie o prozie. Numero due, il budget per i regali di Natale: sono sempre di più le famiglie italiane in difficoltà finanziarie, per questo prima di effettuare acquisti dai costi esorbitanti potrebbe essere opportuno riflettere sulla programmazione economica dei mesi successivi . Al terzo posto, la gestione del proprio tempo: mai sentirsi in colpa per aver dedicato qualche ora a se stessi. La frenesia del Natale ci porta ad essere proiettati a soddisfare prevalentemente bisogni o aspettative di altre persone trascurando le proprie. Ma nell’elenco c’è anche lo stress natalizio e le scelte alimentari, che in qualche modo possono minare la tranquillità domestica. Un’ultima considerazione riguarda la terapia di coppia per salvare il matrimonio, che resta però un’opzione marginale: «La fiducia nelle mediazioni familiari o nel terapista è molto bassa: solo in un caso su 10 queste scelte sembrano portare reale giovamento ai coniugi in crisi», ha concluso Puglisi. Insomma, se volete passare indenni le feste imminenti e ritrovarvi a gennaio ad essere ancora una coppia sposata, come si è soliti dire: “A Natale fate i buoni”

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