Cronaca

Nichelino: raid incendiario in negozio di frutta e verdura, 2 arresti

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NICHELINO (TO) – Dovevano proprio non andargli giù le vendite che il suo concorrente, vicino di negozio stava collezionando durante il periodo di lockdown, tanto da organizzare un raid incendiario studiato nei minimi particolari, con tanto di esecutori materiali e complice per indirizzare gli inquirenti verso la direzione sbagliata.

Siamo a Nichelino, nell’hinterland torinese e siamo al 20 marzo, quando le città italiane erano in piena emergenza Covid e quando i negozianti di generi alimentari potevano contare su un loro sostentamento solo con le vendite a domicilio.

Protagonista di questa vicenda un commerciante del posto di 35 anni, che pur mettendo in bella mostra la sua frutta e verdura, doveva evidentemente sottomettersi agli affari del negozio vicino, che come lui, vendeva la stessa merce.

Una concorrenza che tra rabbia e disperazione si è consumata con la decisione di togliere di mezzo quell’ostacolo che lo divideva dall’essere il monopolista della zona. Ed è così che il 35enne ha assoldato due persone per incendiare il negozio del vicino. Versata benzina da una fessura della saracinesca, la coppia ha così appiccato il fuoco, rendendo finalmente inoffensivo il rivale.

Durante il raid uno dei piromani, un italiano di 61 anni si era anche ferito ed era stato fermato dai carabinieri della locale tenenza. Le indagini sono poi proseguite con l’ausilio dei colleghi di Rivoli, che a poco a poco hanno capito che non si trattava di un semplice atto vandalico.

In carcere, oltre al commerciante è anche finita una sua dipendente 47enne di Rivalta. Era stata lei, la notte dell’incendio, a depistare gli inquirenti, testimoniando di avere visto il piromane e fornendo anche una descrizione del malvivente. Di fatto l’uomo in fuga era il suo complice e il mandante il suo datore di lavoro.

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