Cronaca

Termine corsa treni regionali a Genova Principe, Apn: “Zero proposte, zero soluzioni e disagio prolungato fino al 2026”

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NOVI LIGURE – Lo scorso 3 aprile si è tenuta l’ultima riunione per il tavolo dedicato al problema dell’attestamento dei treni regionali da e per il Piemonte alla stazione di Genova Principe, al quale hanno partecipato Regione Liguria, RFI, Trenitalia, Comune di Ronco Scrivia e Associazione Pendolari Novesi.

Foto di repertorio

Così come nelle altre occasioni, non era presente all’incontro l’Assessore Sartori. Ne dobbiamo trarre sconfortati la conclusione che non vi sia interesse da parte dell’Assessore verso questa così grave problematica per gli utenti? – spiega il presidente dell’Apn Andrea Pernigotti – A valle dell’ennesimo esito negativo del nostro ventaglio ancora più ampio di proposte che non ha trovato riscontro, e preso atto che non sembrano evidentemente esistere contro soluzioni e controproposte da parte degli addetti ai lavori e da parte dalla politica, prendiamo atto che i disagi dei pendolari, turisti e viaggiatori occasionali dureranno per almeno altri due anni abbondanti se non tre, senza tentativi di mitigazione, fino al 2026″.

Ancora nessuna risoluzione ai disagi che ormai da più di un anno devono affrontare i pendolari novesi e della Valle Scrivia che ogni giorno devono prendere il treno per raggiungere il luogo di lavoro o di studi. A tutto ciò si aggiunge un ulteriore episodio accaduto personalmente al presidente dell’Associazione Pendolari Novesi.

“Ultima beffa, fatto successo personalmente al sottoscritto, premesso che solo alcuni (pochissimi) treni RV provenienti da Torino proseguono verso Genova Brignole e in particolare lunedì 24 aprile, il treno RV 2123 in arrivo a Genova Brignole alle 12:45 (2 minuti di ritardo rispetto alla tabella oraria) sul binario 11, ha ‘salutato’ la partenza 10 secondi prima del treno RV 3269 per La Spezia dal binario 12, stesso marciapiede, partito con puntualità spaccata al secondo. -spiega Pernigotti – Vi lascio immaginare gli improperi dei viaggiatori diretti a Levante, che vedendo sul tabellone luminoso la dicitura “La Spezia Centrale ore 12:45” potevano osservare in distanza il treno che si allontanava. È veramente difficile non sentirsi presi in giro e sbeffeggiati da questo trasporto pubblico ogni giorno più carente e non all’altezza di una regione che (a sentir parlare i nostri politici) si ritiene civile e all’avanguardia. Dopo quattro giorni passati come APN in Svizzera a fine marzo per testare la qualità ed efficienza dei mezzi pubblici, non si può che pensare che il confronto è non solo impietoso, ma addirittura imbarazzante”.

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