Cronaca

Incendi boschivi, dal 16 gennaio in vigore lo stato di massima pericolosità

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TORINO- L’ordinanza è stata dettata dalla Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile Trasporti e Logistica della Regione Piemonte

Foto di repertorio

«Per la prevenzione degli incendi – sottolinea l’*assessore alla Difesa del Suolo della Regione Piemonte Marco Gabusi* – è fondamentale prestare la dovuta attenzione e rispettare le regole. Ogni cittadino può essere parte attiva nella difesa del territorio in caso di incendio segnalando tempestivamente al *numero unico di emergenza 112* anche le prime avvisaglie di un incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise tutti possiamo contribuire in modo determinante a limitare i danni all’ambiente, consentendo agli operatori di intervenire con tempestività». 

Nei periodi di massima pericolosità *sono vietate*, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, le azioni determinanti anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio; è vietata qualunque generazione di fiamma libera nel tempo e nello spazio. Le violazioni dei divieti e l’inosservanza delle prescrizioni comportano l’applicazione di *sanzioni amministrative* da un minimo di euro 200 a un massimo di euro 2.000, oltre alle sanzioni penali.

Il *Sistema Antincendi Boschivi AIB della Regione Piemonte* è attualmente pienamente operativo e la fine dello stato di massima pericolosità sarà stabilita dalla Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e Logistica quando cesseranno le condizioni di rischio. «Un ringraziamento particolare – conclude l’*assessore Gabusi* – va agli oltre 5000 volontari organizzati in 217 squadre che costituiscono il corpo Antincendi Boschivi regionale e che proteggono ogni giorno i nostri territori e le nostre comunità con un impegno e una capacità la cui eccellenza è riconosciuta in tutta Italia».

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