Quando giochi in trasferta su un campo reso praticamente un pantano dalla pioggia, senza il tuo attaccante principale per squalifica e vieni da due batoste come la sconfitta interna casalinga con l’Hsl Derthona ed il rigetto del controricorso con il Canelli, una vittoria per 2-1 è la dimostrazione di una forza interiore superiore. Dopo un primo tempo a reti bianche con il fondo del campo grande protagonista nel fermare ogni tentativo delle due squadre di imbastire un’azione, ad inizio ripresa un’azione della coppia Simone-Di Santo ha messo El Berd in condizione di poter spedire il pallone in rete con un tiro di destro che ha lasciato di sasso Baudena. Con il Centallo scosso dal gol, per i biancoverdi è stato un gioco da ragazzi raddoppiare poco dopo con Mocerino che serve a Simone un pallone che la punta non può sbagliare. Nel finale arrivano prima l’espulsione proprio di El Berd e poi la rete dei padroni di casa con un calcio di rigore concesso e trasformato da Aloia ma la difesa del Castellazzo anche in dieci uomini fa buona guardia ed anzi vanno più vicini gli ospiti al terzo gol che non i padroni di casa al pareggio. Tre punti importanti nella domenica del primo stop della capolista, in una classifica difficile da decifrare per i molti rinvii, e che dimostrano una volta per tutte che il Castellazzo può ancora dire la sua nella lotta per i playoff che già in passato gli hanno permesso di salire di categoria.
GIOVANILE CENTALLO-CASTELLAZZO 1-2: IL TABELLINO
MARCATORI: st 5’ El Berd, 18’ Simone, 35’ Aloia rig.
GIOV.
CENTALLO (4-3-3): Baudena; Molardo (12’ st Viale), Olivero, Passerò, Giordana; Tallone,
Giorgis, Bertone (29’
st Morra); Magnino, Aloia, Racca. A disp. Ariaudo, Pepino, Viglione,
Gozzo, Pecollo, Musso, Peano All. Bianco
CASTELLAZZO (4-3-3): Rosti; Marchetti, Mocerino, Cascio,
Spriano; Cirio, Camussi, El Berd; Simone, Di Santo, Ecker (25’ st Benabid). A disp. Fracchia,
Magnetti, Possenti, Brusco, Cimino, Viscomi, Tuoro, Milanese. All. Adamo
ARBITRO: Cipriano di Torino
NOTE:
Espulso El Berd (23’
st) per gioco pericoloso. Ammoniti Molardo, Mocerino e Tallone
