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Turismo e Ambiente

Vacanze: Unione nazionale consumatori, con caos voli aerei costi lievitano fino a 40%

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TORINO – Uno studio condotto dal comitato regionale piemontese dell’Unione nazionale consumatori (Unc), rivela che riprogrammare le vacanze dopo un volo aereo cancellato può comportare una spesa per il periodo estivo fino al 40% in più.

“Gli scioperi improvvisi del settore aereo rischiano di incrementare, solo in Piemonte, del 30% il cosiddetto danno da vacanza rovinata. E riprogrammare n viaggio può significare un incremento delle spese del 40%”, afferma l’avvocato Patrizia Polliotto, presidente del Comitato Regionale del Piemonte di Unc.

“Il caos generato dall’astensione dal lavoro di piloti e assistenti di volo, in concomitanza con l’avvicinarsi dell’esodo di metà luglio, è una spada di Damocle pronta ad abbattersi rovinosamente sui budget e la pianificazione delle ferie di famiglie e singoli.”

“In questi giorni – prosegue l’avvocato Polliotto – abbiamo registrato ai nostri sportelli un incremento del 18%, rispetto allo stesso periodo del 2021, di lamentele per inadempimenti da parte delle compagnie aeree.”

“Le cancellazioni delle tratte dall’oggi al domani – prosegue Polliotto – è un effetto boomerang che si ripercuote sull’intera filiera dell’accoglienza. E, specie in un momento storico contingente fatto di restrizioni e inflazione alle stelle, la riprogrammazione delle ferie, per chi ancora può permetterselo, può arrivare a pesare fino al 40% in più sui costi preventivati”.

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