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Turismo e Ambiente

No deposito nucleare AL: un webinar su “ambientalismo non ideologico”

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DAL COMITATO “NO AL DEPOSITO NUCLEARE”

Venerdì 16 aprile si terrà un importante webinar in tema di “Ambientalismo non ideologico”, cui interverrà il Professor Vincenzo Pepe, Presidente nazionale di FareAmbiente, importante associazione ambientalista riconosciuta per legge e operante su tutto il territorio italiano.

Vincenzo Pepe, docente di diritto pubblico comparato e di legislazione ambientale presso la Seconda Università di Napoli, nella sua lunga militanza ambientalista caratterizzata dal carattere non ideologico, ha affermato la responsabile e decisa volontà di operare in ogni forma e con ogni mezzo costituzionale e perciò democratico, per l’adozione di misure idonee alla tutela dell’ambiente e contestualmente alla valorizzazione dello stesso, mediante lo sviluppo ordinato delle potenzialità territoriali, nonché delle risorse umane, individuali e collettive finalizzate al progresso integrale e, perciò, morale, civile e socio-economico della persona, in un contesto di armonia di rapporti tra la stessa e la natura.

FareAmbiente ha aderito fin dalla sua costituzione al Comitato Gente del Territorio considerando incompatibile con la propria idea di sviluppo sostenibile la collocazione del deposito nucleare unico in Provincia di Alessandria. L’incontro sarà un importante momento per riflettere sulle gravi problematiche ambientali della Provincia di Alessandria e sulle prospettive di necessario sviluppo economico sostenibile, argomenti che militano entrambi completamente a sfavore della collocazione del deposto nazionale nucleare nell’alessandrino.

All’incontro parteciperà anche l’Avvocato Alessandro Provera, docente di Diritto penale, Presidente del Comitato Gente del Territorio e commissario piemontese di FareAmbiente e il Sindaco di Castelletto Monferrato, nonché Presidente della Consulta Anci per il Turismo del Piemnto, Gianluca Colletti che osservano come l’ambientalismo responsabile rimuova, da un lato, il pericolo delle sindromi nimby, dall’altro, indichi chiaramente una strada da percorrere per lo sviluppo sostenibile e “green” di territori come quello alessandrino, già duramente provati ancor oggi da gravi problemi di inquinamento ambientale.

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